Focus Investire sugli Indici di Borsa: Guida Completa per Principianti

Investire sugli Indici di Borsa: Guida Completa per Principianti

30 Settembre 2025 12:04

Gli indici di borsa sono strumenti molto gettonati tra gli investitori, poiché permettono di seguire l’andamento di un mercato specifico senza dover acquistare azioni singolarmente.

A differenza di un titolo isolato, un indice finanziario replica le performance di un determinato settore o area geografica, come nel caso degli indici di borsa americani, italiani e europei.

Investire sugli indici, quindi, significa diversificare il portafoglio con una conseguente riduzione dei rischi legati all’andamento delle singole aziende.

Esistono anche strumenti passivi come ETF e fondi indicizzati che replicano automaticamente la performance di un indice, apprezzati per la grande liquidità e i costi di gestione ridotti.

Per comprendere meglio il loro funzionamento, abbiamo creato una guida in cui spiegheremo non solo il significato di indice finanziario, ma anche i vantaggi e gli eventuali limiti collegati all’uso di questi strumenti. Inoltre, vedremo come fare trading di indici partendo dalla scelta del broker.

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Cosa Sono gli Indici di Borsa

Per capire il significato di indice basta pensare a un paniere composto da più titoli azionari: l’indice rappresenta l’andamento medio di questo paniere.

In termini più tecnici, un indice finanziario è un valore numerico calcolato sulla base dei prezzi di un paniere di azioni o di altri strumenti quotati. Questo valore non è fisso, ma si muove di continuo seguendo le oscillazioni del mercato.

Ciò consente di avere una panoramica immediata della salute dei mercati finanziari e poter fare previsioni più accurate individuando eventuali trend.

Alcuni esempi sono gli indici borsa americani come il Dow Jones o l’S&P 500, gli indici azionari in Italia come il FTSE MIB, oppure un qualsiasi indice di borsa europeo che include un insieme di azioni europee come il DAX.

Questi strumenti hanno una duplice funzione: sono indicatori di trading, utili per capire il sentiment dei mercati; e diventano la base per prodotti come ETF indicizzati e fondi indicizzati.

Non è un caso, quindi, che gli indici siano utilizzati sia da trader privati che da investitori istituzionali.

Cosa decide l’Andamento degli Indici

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Il valore di un indice di borsa viene principalmente determinato dall’andamento dei singoli titoli che lo compongono.

Se il valore delle azioni all’interno dell’indice sale, allora salirà anche il valore dell’indice stesso; diversamente, se i prezzi dei titoli scendono, scenderà anche il prezzo dell’indice.

Tuttavia, non è detto che il valore dell’indice scenda o salga a causa dell’andamento di un solo titolo, in quanto si calcola il valore medio di tutti i titoli all’interno del paniere.

Un altro elemento che determina l’andamento complessivo degli indici di borsa sono i fattori macroeconomici, che non dipendono necessariamente dall’andamento delle società.

Tra questi ci sono le decisioni delle banche centrali sui tassi di interesse, i dati sull’occupazione o sull’inflazione e le prospettive di crescita economica mondiale.

A ciò si aggiungono eventi geopolitici, guerre e tensioni commerciali, che incidono notevolmente sull’intero mercato globale.

Anche il sentimento degli investitori gioca un ruolo importante, poiché i movimenti di massa possono far variare in positivo o in negativo i prezzi di titoli nazionali e internazionali.

Per tale motivo, monitorare gli indici è essenziale per avere un quadro generale del clima dei mercati.

*Il sito Finanza.com partecipa al Programma Partner IG, un programma di affiliazione progettato per consentire ai partner di ricevere una remunerazione tramite link affiliati che puntano a https://www.ig.com. Sebbene possiamo ricevere una commissione su alcune transazioni effettuate attraverso questi link, tutte le opinioni espresse su questo sito sono completamente indipendenti e basate sulla nostra analisi. Ci impegniamo a fornire informazioni oneste e accurate, e il nostro impegno nei confronti dei nostri lettori rimane la nostra priorità assoluta.

Perché Investire sugli Indici è una Strategia Popolare

La ragione per cui in molti decidono di investire sugli indici di borsa è molto semplice: si può diversificare effettuando una sola operazione.

Ciò consente non solo di evitare l’acquisto di singole azioni, ma anche di risparmiare sulle commissioni che si pagherebbero per ogni operazione manuale.

Inoltre, si riduce l’impatto di eventuali cali relativi a singole società perché ci si espone anche ad aziende più solide e stabili nel lungo periodo. Al contempo, si colgono nuove opportunità di crescita spesso difficili da trovare in autonomia, come aziende emergenti e start-up innovative.

Un altro motivo per cui gli indici sono popolari è legato alla presenza di prodotti frazionabili come ETF e fondi indicizzati, che replicano l’andamento di un determinato indice e sono acquistabili in piccole quote.

Queste caratteristiche rendono gli indici dei mercati finanziari adatti sia a esperti che principianti, in quanto garantiscono certa stabilità nel lungo periodo.

In più, l’acquisto diretto permette di scambiare gli asset in maniera abbastanza immediata, senza dover seguire procedure complesse.

L’importante è comprendere le dinamiche che ne influenzano l’andamento per ridurre al minimo la volatilità, considerando anche tutti i rischi legati al trading e agli investimenti.

Pro e Contro dell’Investimento sugli Indici

Investire sugli indici di borsa è sicuramente una scelta strategica per chi vuole diversificare in modo semplice e veloce senza esporsi a un solo titolo.

Il vantaggio principale è quello di poter avere un quadro chiaro dell’andamento di un intero settore, senza dover cercare e analizzare ogni singola società di proprio interesse.

Un ulteriore aspetto molto apprezzato è quello di poter investire su titoli emergenti anche se non si conoscono, in quanto presenti all’interno del paniere dell’indice.

Tuttavia, anche questa tipologia di investimento ha alcuni limiti da considerare, come il rischi legati ai fattori macroeconomici e i rendimenti ottenibili.

Di seguito una lista riassuntiva dei pro e contro degli indici di borsa:

Pro
  • Diversificazione immediata grazie alla presenza di più titoli nel paniere
  • Semplicità operativa rispetto all’acquisto di singole azioni
  • Facilmente accessibili tramite ETF e fondi indicizzati
  • Grafici pubblici, trasparenti e semplici da monitorare
  • Meno volatilità grazie all’esposizione a più titoli
Contro
  • Rendimento medio più basso rispetto al singolo investimento
  • Rischio di essere esposti a fattori macroeconomici
  • Meno controllo sulla selezione dei titoli

Come Investire in un Indice: ETF, Fondi Indice e CFD

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Investire sugli indici di borsa oggi è molto semplice, poiché esistono tantissimi strumenti di facile accesso e disponibili sulla maggior parte dei broker.

Le soluzioni più diffuse sono i già citati ETF e fondi indicizzati, che seguono l’andamento degli indici e consentono l’acquisto in piccole frazioni, l’ideale per chi ha un capitale ridotto.

Esistono anche strumenti derivati più adatti agli esperti, come i CFD, le Barrier e le Vanilla Options, perfetti per speculare sia al rialzo sia al ribasso tramite la leva finanziaria.

La scelta dipende quindi dalle proprie capacità, dal budget e dalla tolleranza al rischio. Vediamo le varie opzioni singolarmente per comprenderne il funzionamento.

1. ETF

Gli ETF, o Exchange Traded Fund, sono fondi quotati in borsa che replicano l’andamento di un determinato fondo di investimento o, in questo caso, indice finanziario.

Alcuni esempi sono gli ETF che replicano il DAX, l’S&P 500 o il FTSE MIB, acquistabili tramite la maggior parte delle piattaforme di investimento.

I costi di gestione sono molto contenuti grazie all’alto tasso di liquidità presente nel mercato, che ne consente l’acquisto in frazioni proprio come accade con i titoli azionari.

La facile gestione e la possibilità di partecipare a più movimenti di mercato senza un monitoraggio costante li rende perfetti per chi muove i primi passi in questo settore.

2. Fondi Indice

Anche i fondi indice, o fondi indicizzati, replicano l’andamento di un indice di mercato, un po’ come accade con ETF.

Tuttavia, se gli ETF consentono lo scambio immediato e in tempo reale, i fondi indicizzati sono acquistabili solo tramite la società di gestione o uno specifico intermediario finanziario.

I costi di gestione sono notevolmente ridotti rispetto ai fondi attivi, risultando ideali per un investimento nel lungo periodo.

Tuttavia, l’accesso a questi strumenti risulta un po’ più macchinoso rispetto all’acquisto diretto di un ETF, in quanto non sono disponibili in tutte le piattaforme.

3. CFD (Contratti per Differenza)

Alcune piattaforme di investimento come IG Broker* mettono a disposizione degli utenti i CFD, conosciuti anche come Contratti per Differenza.

*Il sito Finanza.com partecipa al Programma Partner IG, un programma di affiliazione progettato per consentire ai partner di ricevere una remunerazione tramite link affiliati che puntano a https://www.ig.com. Sebbene possiamo ricevere una commissione su alcune transazioni effettuate attraverso questi link, tutte le opinioni espresse su questo sito sono completamente indipendenti e basate sulla nostra analisi. Ci impegniamo a fornire informazioni oneste e accurate, e il nostro impegno nei confronti dei nostri lettori rimane la nostra priorità assoluta.

 

Si tratta di strumenti derivati per speculare sui movimenti di prezzo di un determinato titolo o indice finanziario, senza però possedere il reale asset sottostante.

In poche parole, l’utente può puntare sul movimento al rialzo o al ribasso di uno specifico indice acquistando il relativo CFD. Se si vuole aumentare il livello di rischio e il rendimento potenziale, si può anche usare la leva finanziaria per incrementare il valore della propria posizione.

Ad ogni operazione viene applicato uno spread più eventuali commissioni della piattaforma, motivo per cui si tratta di prodotti più adatti a chi ha già una certa conoscenza dei mercati finanziari.

4. Barrier

Con le Barrier è possibile operare in modo flessibile sia nel breve che nel lungo periodo. Ci sono due elementi fondamentali con cui si opera: il premio e il knock-out.

Il premio è il costo dell’opzione, mentre il knock-out è il livello di prezzo target da raggiungere.

Se l’indice raggiunge il livello di knock-out, la posizione si chiude automaticamente. Si può operare anche con la leva per incrementare il livello di rischio e il potenziale rendimento ottenibile, usando piccoli o grandi capitali.

Le operazioni sono disponibili in genere sia su indici esteri sia su indici nazionali come il FTSE MIB, e possono essere integrate con strumenti derivati aggiuntivi per gestire meglio il rischio.

5. Vanilla Options

Le Vanilla Options sono contratti derivati che seguono i movimenti di un asset sottostante, e offrono il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare (Call) o vendere (Put) l’asset a un prezzo prestabilito (Strike) entro una certa data.

A differenza dei Futures, non prevedono l’obbligo di esecuzione dell’operazione. Se si apre una posizione Call, si punta ai rialzi di mercato (Long), mentre se si apre una posizione Put ci si espone ai ribassi di mercato (Short).

Il premio pagato rappresenta il rischio massimo per l’acquirente e varia in base al prezzo di Strike impostato, la scadenza e la volatilità.

Si può applicare anche la leva finanziaria e, per stimare rischi e prezzi, si utilizzano indicatori come Delta, Theta e Vega, noti come greche.

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Come Fare Trading di Indici

Fare trading sugli indici permette di operare su interi mercati con abbastanza flessibilità e un tasso di volatilità accettabile.

Grazie alla presenza di più titoli, si diversifica in automatico e si possono apprezzare sia gli andamenti di società già consolidate sia quelli di aziende emergenti.

Per operare in modo sicuro, bisogna seguire alcuni passaggi. Ecco una guida passo passo su come iniziare.

1. Scegliere un Broker

La prima cosa da fare è scegliere un broker affidabile selezionando tra quelli regolamentati e autorizzati dagli enti finanziari del proprio Paese.

IG Trading* è un esempio di piattaforma sicura e regolamentata, con licenze FCA, BaFin e autorizzazione della CONSOB, a cui si aggiungono sistemi di protezione avanzati e garanzie sui fondi depositati dagli investitori.

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In piattaforma sono disponibili centinaia di indici internazionali, insieme a tutti gli strumenti utili per attuare strategie semplici o complesse a seconda delle proprie esigenze, come ordini Stop, Limit e integrazioni come TradingView.

Non mancano prodotti avanzati come Barrier e Vanilla Option, perfetti per gestire il rischio con flessibilità.

2. Aprire un Conto

Dopo aver scelto la piattaforma più adatta bisogna aprire un conto presso il sito ufficiale del broker o tramite l’app dedicata.

L’apertura richiede in genere pochi minuti, ma bisogna tenere a portata di mano i seguenti documenti:

  • carta d’identità, passaporto o patente in corso di validità;
  • codice fiscale;
  • documenti che attestano la propria residenza, se richiesti (es. bolletta o estratto conto).

Sono necessari anche un numero di telefono e un’e-mail, che serviranno a inviare codici OTP e notifiche per autorizzare le operazioni.

3. Ricerca e Studio

Prima di operare in modo diretto sugli indici, è fondamentale analizzare i mercati.

IG mette a disposizione degli utenti dati in tempo reale, grafici avanzati, indicatori di trading e notizie economiche, da utilizzare per ottenere informazioni preziose.

Lo studio degli indici, infatti, consente di comprendere i trend del momento e il tasso di volatilità, così da capire quanto investire e per quanto tempo.

A tal proposito, è anche utile usare strumenti come calendari economici e screener di mercato, da abbinare a strumenti di analisi tecnica per prendere decisioni informate.

4. Verificare le Commissioni

Prima di acquistare un indice è fondamentale conoscere i costi e le commissioni associate, partendo da quelle applicate dalla piattaforma.

Broker come IG applicano spread minimi e commissioni ridotte grazie all’uso dei CFD, ma tutto può variare in base all’asset selezionato.

Potrebbero essere applicati anche interessi o commissioni aggiuntive per le posizioni Overnight ovvero quelle mantenute aperte oltre la chiusura dei mercati.

Tra gli altri costi è utile verificare quelli per i depositi e per i prelievi, in modo da calcolare il profitto netto ed evitare sorprese.

5. Selezionare l’Indice

Dopo aver testato la piattaforma, studiato i mercati e verificato le commissioni, si può procedere selezionando l’indice di proprio interesse.

Prima di fare un acquisto è consigliabile definire un budget e una strategia di breve, medio o lungo termine a seconda degli studi effettuati.

Chiaramente, la scelta dipende anche dalla propria tolleranza al rischio e dal capitale totale a disposizione, nonché dai propri obiettivi di investimento.

6. Impostare una Strategia (Long o Short – Stop e Limiti)

In fase di selezione dell’indice, è necessario indicare se aprire una posizione Long o Short in base agli andamenti di mercato.

Se si apre una posizione Long, si punta sull’andamento a rialzo, quindi si ottiene un profitto solo se i mercati crescono. Al contrario, se si apre una posizione Short, si otterrà un profitto solo se i prezzi di mercato scendono.

Per gestire meglio le posizioni, si possono anche usare strumenti aggiuntivi. Broker come IG consentono infatti di impostare ordini Stop-Loss e Take-Profit.

Lo Stop-Loss serve a minimizzare le perdite e consente di indicare un prezzo di chiusura automatica nel caso in cui i mercati vadano in direzione inversa rispetto alle previsioni.

Con il Take-Profit, invece, si indica un livello di prezzo target per vendere automaticamente e prendere profitto, proteggendo il capitale.

Molti trader impostano più Take-Profit per raccogliere i guadagni gradualmente in momenti di alta volatilità con eventuali flessioni improvvise.

7. Diversificare

Anche se gli indici consentono di diversificare con una sola operazione, bisogna evitare di concentrarsi su un solo settore.

In questo senso, la diversificazione degli indici può aiutare a distribuire il capitale su più settori e strumenti, aumentando le probabilità di successo e riducendo il rischio complessivo del portafoglio.

Con broker come IG, per esempio, si possono comprare indici esteri e indici italiani per diversificare sulle aree geografiche.

In alternativa, è possibile seguire indici di settori come quelli dell’energia, dell’AI, delle materie prime e delle industrie, così da ottenere performance più stabili nel tempo e proteggere il capitale dagli imprevisti di mercato.

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Quali sono i Rischi del Trading sugli Indici

Come abbiamo visto, investire sugli indici può dare accesso a numerosi vantaggi e opportunità, ma può comportare rischi specifici che ogni trader dovrebbe conoscere.

Dato che riflettono l’andamento di un intero paniere di titoli, infatti, gli indici dei mercati finanziari sono soggetti a forti cambiamenti a seguito di eventi economici, politici o aziendali.

Ciò vale sia per gli indici di borsa internazionali che per gli indici azionari in Italia o europei, cosa che rende le strategie Long o Short soggette a oscillazioni significative.

Di conseguenza, a prescindere dall’ETF, fondo indicizzato, CFD o opzione su cui si investe, bisogna sempre considerare il rischio di perdite nel breve o lungo periodo.

Questo rischio cresce notevolmente se si usa la leva finanziaria, che moltiplica in modo esponenziale l’esposizione al mercato.

Un altro fattore da considerare è che la liquidità dei mercati degli indici può influire sulle operazioni in momenti di forte volatilità, con slippage o esecuzioni parziali che comportano perdite impreviste.

In sintesi, prima di operare bisogna comprendere il significato di indici finanziari e monitorare costantemente i mercati per delineare strategie precise, ricordando di gestire tutto in modo prudente e attento.

Riepilogo

Investire sugli indici finanziari è senz’altro una strategia vantaggiosa, applicando tutte le buone regole relative agli investimenti.

L’ideale è trovare un giusto equilibrio tra budget investito, orizzonte temporale e costi di gestione, optando per strumenti semplici come gli ETF indicizzati o i CFD. Inoltre, evitare di una leva finanziaria elevata può essere utile per ridurre le potenziali perdite, soprattutto se non si ha dimestichezza con questi strumenti.

Un ulteriore consiglio è quello di usare piattaforme sicure e verificate come IG, in modo da non perdere denaro involontariamente e operare nel massimo rispetto delle normative.

Ultima ma non per importanza, la pianificazione della strategia e la conoscenza di costi come lo spread può aiutare a gestire efficacemente il denaro investito.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.
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