Treni più cari degli aerei: Greenpeace contro i prezzi dei viaggi in Europa
Il rapporto Greenpeace svela come voli low cost siano spesso più economici dei treni in Europa. Analisi delle cause e delle possibili soluzioni.
Volare con tariffe aeree stracciate anziché salire su treni troppo cari: una realtà che si fa sempre più strada in un’Europa votata al risparmio immediato. A denunciare questa tendenza, che guarda al portafogli ma non rispetta l’ambiente, è l’associazione ambientalista Greenpeace.
Nonostante l’approccio più sostenibile del viaggio su rotaia, numerosi passeggeri privilegiano i viaggi internazionali in volo per via di offerte aeree sorprendentemente vantaggiose. Eppure, dietro questi prezzi allettanti, si cela un sistema poco equilibrato, in cui la forbice tra trasporto aereo e treni sembra allargarsi a sfavore di questi ultimi. Se, a un primo sguardo, il biglietto aereo conviene, nella visione d’insieme è il costo ambientale a pesare in maniera preoccupante, rivelando aspetti critici che coinvolgono sia le risorse naturali sia le politiche macroeconomiche.
Una questione di politiche fiscali
Per comprendere i motivi di questo divario, è essenziale analizzare le scelte economiche che, secondo Greenpeace, avvantaggiano il volo rispetto alla rotaia. Mentre il servizio ferroviario sconta IVA e oneri infrastrutturali elevati, le compagnie di volo usufruiscono di agevolazioni su carburante e tasse, riducendo drasticamente i costi operativi.
Questa struttura incentiva gli operatori a imporre tariffe aeree molto competitive, rendendo il biglietto del treno meno appetibile. La mancanza di un piano europeo coordinato aggrava ulteriormente la situazione, lasciando spazio a squilibri che ricadono sia sul portafoglio dei viaggiatori sia sulla qualità complessiva dei trasporti.
Impatto ambientale
Uno dei principali nodi critici è l’aumento delle emissioni CO2 legate al traffico aereo, ben più elevate rispetto a quelle prodotte dai convogli su rotaia. Le compagnie low cost, in particolare, dominano il mercato dei collegamenti a corto e medio raggio, rendendo il volo un’opzione ancora più diffusa.
Se a questo si aggiungono infrastrutture ferroviarie poco competitive e una distribuzione disomogenea delle risorse, il risultato è che il treno rimane spesso la scelta secondaria. Eppure, puntare sullo sviluppo di una rete ferroviaria moderna significherebbe ridurre sensibilmente l’inquinamento e salvaguardare non solo le nostre città, ma anche gli ecosistemi più fragili.
Soluzioni possibili
La riduzione dei sussidi trasporto a favore del traffico aereo e l’introduzione di strumenti come i climate tickets, validi su tutti i mezzi pubblici, potrebbero invertire la rotta. Queste misure, accompagnate da investimenti strutturali nella rete ferroviaria, mirano a trasferire progressivamente il flusso di viaggiatori verso opzioni più ecologiche e socialmente sostenibili.
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