Fisco Tasse e imposte Imposta di bollo fatture elettroniche in scadenza: come pagare

Imposta di bollo fatture elettroniche in scadenza: come pagare

Scopri tutte le scadenze 2025, le nuove soglie e le modalità di pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Evita sanzioni e semplifica la gestione fiscale.

16 Settembre 2025 14:30

Se c’è una costante che negli ultimi anni ha coinvolto i professionisti italiani è l’attenzione sull’imposta di bollo dovute per le fatture elettroniche. Nel percorso di aggiornamento normativo, si sono susseguite modifiche che mirano a semplificare i processi di pagamento e a ridurre il rischio di sanzioni.

L’intervento attuale, che vede la partecipazione diretta dell’Agenzia delle Entrate, stabilisce nuove scadenze e soglie di riferimento, con un occhio di riguardo all’alleggerimento degli oneri amministrativi per piccole e grandi realtà imprenditoriali. Il quadro generale consente una gestione più serena delle varie incombenze fiscali, senza rinunciare alla puntualità.

Nuove soglie e differimento dei pagamenti

L’incremento della soglia per il “differimento” del versamento rappresenta una delle novità cruciali. Il tetto, passato a 5.000 euro, permette di posticipare il pagamento dell’imposta se l’importo totale del primo trimestre non supera quella cifra.

Questo meccanismo si ripete: se la somma del primo e secondo trimestre resta sotto i 5.000 euro, il versamento può slittare ulteriormente unificandolo con quello del terzo trimestre. Tale approccio flessibile è stato pensato per sostenere imprese di vario calibro, riducendo i costi gestionali e migliorando l’organizzazione dei flussi di cassa.

Scadenze trimestrali e modalità di versamento

Il calendario dei pagamenti si articola su date precise. Per il primo trimestre, il termine era fissato al 3 giugno 2025 tenendo conto della coincidenza con un sabato. Successivamente, si prosegue con il 30 settembre per il secondo trimestre, il 30 novembre per il terzo e il 28 febbraio 2026 per il quarto.

Per i contribuenti, la procedura di versamento risulta agevolata: è possibile avvalersi del portale dell’Agenzia, autorizzando un addebito diretto sul conto corrente, oppure utilizzare il modello F24 con i codici tributo dedicati. Questa doppia opzione consente di scegliere la soluzione più in linea con le proprie esigenze operative.

Controlli, sanzioni e convenienza della puntualità

L’Agenzia delle Entrate effettua controlli incrociati sui dati trasmessi al Sistema di Interscambio in maniera trimestrale, individuando eventuali pagamenti omessi o ritardati. In tali casi, la sanzione prevista è pari al 30% dell’imposta non versata, ma gode di una riduzione a un terzo se il pagamento viene effettuato entro 30 giorni dalla comunicazione dell’amministrazione fiscale. Questa possibilità di ravvedimento operoso rappresenta un buon incentivo a rimanere sempre in regola.

Del resto, aderire con precisione al sistema di scadenze e rispettare le tempistiche di pagamento delle imposte significa ottimizzare i flussi finanziari, valorizzare le agevolazioni introdotte dal nuovo regime e minimizzare il rischio di penalizzazioni. Un’adeguata attenzione a queste regole permette di cogliere i benefici di un quadro normativo più snello, senza incorrere in costi aggiuntivi o complicazioni burocratiche.

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