Fisco Tasse e imposte Concordato Preventivo Biennale: come aderire entro fine settembre

Concordato Preventivo Biennale: come aderire entro fine settembre

Scopri come funziona il Concordato Preventivo Biennale: modalità di adesione, chi può accedere, vantaggi fiscali e novità per le partite IVA nel 2025-2026.

26 Agosto 2025 09:30

Se stai cercando una bussola per orientarti nelle prossime mosse fiscali, questo articolo fa proprio al caso tuo. Il concordato preventivo biennale promette una via preferenziale nell’adempimento degli obblighi tributari, offrendo una soluzione anticipata e semplificata per i titolari di partita IVA che desiderano pianificare i propri oneri futuri.

Ma come funziona esattamente e quali vantaggi si possono ottenere? Abbiamo raccolto tutte le informazioni necessarie per fare chiarezza.

Un patto anticipato con il Fisco

L’idea di fissare in anticipo l’importo dovuto nasce per dare maggiore certezza a chi opera nel panorama economico. Grazie agli indici sintetici di affidabilità, i contribuenti con punteggi elevati accedono a limiti calmierati di incremento reddituale, mentre chi registra valori più bassi potrà comunque concordare l’imponibile, ma con soglie meno vantaggiose.

L’adesione deve avvenire entro il 30 settembre 2025, presentando la domanda insieme alla dichiarazione dei redditi o tramite il modello CPB. Così facendo, si definisce in anticipo l’obbligo fiscale per il biennio 2025-2026, riducendo incertezze e possibili controversie future.

Requisiti di accesso e soggetti esclusi

Il beneficio è dedicato ai professionisti e alle imprese che hanno avuto come attività principale un settore coperto dagli ISA (dall’agricoltura ai servizi, passando per produzione e commercio). Restano fuori, invece, i contribuenti in regime forfettario e chi ha già sottoscritto un accordo per il periodo precedente.

Ancora una volta è rilevante verificare con attenzione la nostra situazione reddituale per non incorrere in errori. In aggiunta, la flat tax incrementale acquisisce centralità: per chi supera la soglia di 85.000 euro, si applicano aliquote agevolate del 43% per i soggetti IRPEF e del 24% per gli IRES, riducendo la pressione fiscale e favorendo una crescita del reddito imponibile più sostenibile.

Benefici, strumenti di correzione e verifiche

Aderire significa anche poter contare sul ravvedimento speciale, gradito a chi abbia necessità di sanare eventuali irregolarità con sanzioni ridotte. L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, tuttavia, intensificheranno i controlli fiscali per chi decide di non aderire, concentrando le verifiche sui contribuenti considerati a rischio.

È importante sottolineare che scegliere di siglare l’accordo con il Fisco non equivale a un’esenzione totale dai controlli, ma certamente implica una minore esposizione alle verifiche. In definitiva, il concordato offre un percorso più strutturato e trasparente, garantendo a imprese e professionisti una migliore pianificazione finanziaria e una serenità operativa nel lungo periodo.

 

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