Fisco Spese sanitarie all’estero: si possono recuperare nel modello 730?

Spese sanitarie all’estero: si possono recuperare nel modello 730?

Scopri come detrarre le spese sanitarie sostenute all'estero nel 2025. Documentazione necessaria, Modello 730/2025 e tessera sanitaria europea.

15 Maggio 2025 13:00

La possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale del 19% per le spese sanitarie all’estero rappresenta un’opportunità rilevante per i contribuenti italiani, ma non priva di complessità. Per chi affronta cure mediche fuori dai confini nazionali, il percorso verso il risparmio fiscale è lastricato di requisiti documentali e procedurali, da seguire con attenzione per non perdere il beneficio.

La normativa italiana consente di applicare la detrazione del 19% anche alle spese mediche sostenute all’estero, purché siano rispettate le stesse regole valide per quelle nazionali. Ciò significa che l’importo detraibile si calcola sulla somma eccedente la franchigia di 129,11 euro, una soglia oltre la quale si attivano i vantaggi fiscali. Tuttavia, la gestione della documentazione è cruciale e richiede particolare precisione.

Documentazione e traduzioni: il fulcro della detrazione

Per accedere alla detrazione, è indispensabile conservare fatture, scontrini e ricevute di pagamento. Fondamentale è che i pagamenti siano tracciabili, attraverso metodi come carte di credito, bonifici o bollettini postali. In alcuni casi, è richiesta anche una certificazione rilasciata dall’ASL che specifichi la patologia e il relativo codice identificativo.

Un aspetto spesso trascurato riguarda i documenti redatti in lingua straniera. Se questi sono in inglese, francese, tedesco o spagnolo, il contribuente può fornire una traduzione personale. Per altre lingue, invece, è obbligatoria una traduzione giurata, elemento che può comportare costi aggiuntivi e tempistiche più lunghe.

Le spese escluse e i dettagli per gli acquisti in farmacia

Non tutte le spese sanitarie estere sono detraibili. I costi di trasferimento e soggiorno, anche se motivati da gravi patologie, non rientrano nelle agevolazioni fiscali. Per gli acquisti in farmacia, invece, se lo scontrino non riporta il codice fiscale del contribuente, è possibile aggiungerlo manualmente. È però essenziale che la documentazione specifichi chiaramente natura e quantità dei prodotti acquistati, come stabilito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 34/E/2008.

Il ruolo della tessera sanitaria europea

Uno strumento fondamentale per chi si sottopone a cure mediche all’estero è la tessera sanitaria italiana, che in Europa vale come tessera di assicurazione malattia (Team).Questa permette di accedere alle cure necessarie nei Paesi UE e in quelli con accordi bilaterali con l’Italia. Se, per qualsiasi motivo, non è stato possibile utilizzarla durante il soggiorno, il contribuente può richiedere il rimborso al rientro, presentando la documentazione necessaria all’ASL competente.

Nei Paesi non convenzionati, invece, le spese rimangono interamente a carico del contribuente. Per questo motivo, è altamente consigliata la stipula di una polizza assicurativa prima della partenza, per tutelarsi da eventuali imprevisti economici.

Inserimento delle spese nel modello 730/2025

Un’attenzione particolare va posta al momento della dichiarazione dei redditi. L’inserimento delle spese sanitarie estere nel modello 730/2025 deve avvenire in modo accurato, rispettando le normative vigenti e allegando tutta la documentazione richiesta. Un errore in questa fase potrebbe compromettere l’ottenimento della detrazione.

In conclusione, la detrazione delle spese sanitarie sostenute all’estero rappresenta un’opportunità significativa per ridurre il carico fiscale, ma richiede un’attenzione scrupolosa alla gestione documentale e al rispetto delle normative. Pianificare con cura e informarsi adeguatamente sono i passi essenziali per sfruttare al meglio questo beneficio fiscale.

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