Fisco Detrazioni fiscali per inquilini: come recuperare parte dell’affitto

Detrazioni fiscali per inquilini: come recuperare parte dell’affitto

Tutte le informazioni sulle detrazioni fiscali per inquilini, dai requisiti agli importi. Una guida chiara per risparmiare sulle tasse.

16 Giugno 2025 15:45

Quando si parla di detrazioni fiscali per chi vive in affitto, spesso si pensa a piccoli risparmi, ma in realtà si tratta di una vera e propria boccata d’ossigeno per molti italiani. Le possibilità di ridurre il carico fiscale sono concrete e, se si conoscono le regole del gioco, possono tradursi in centinaia di euro risparmiati ogni anno.

Dalla giovane coppia che mette su casa, al lavoratore che cambia città per inseguire nuove opportunità, le agevolazioni ci sono e saperle sfruttare fa davvero la differenza.

Risparmio sull’affitto: un aiuto concreto per gli inquilini

Chi è inquilino di un’abitazione non deve mai sottovalutare il valore delle agevolazioni legate alla abitazione principale. Infatti, a seconda della fascia di reddito, è possibile ottenere uno sconto sull’Irpef che parte da 300 euro e arriva fino a 150 euro per i redditi più alti, purché si tratti della casa dove si vive stabilmente.

Se invece il contratto di locazione è stipulato a canone concordato, la detrazione sale fino a 495,80 euro, scendendo a 247,90 euro per chi ha un reddito un po’ più elevato. Un bel vantaggio, specie nelle grandi città dove gli affitti rischiano di mettere a dura prova il bilancio familiare.

Giovani inquilini e lavoratori in mobilità: detrazioni dedicate

Per i giovani inquilini tra i 20 e i 30 anni, la legge ha pensato a una corsia preferenziale: fino a 991,60 euro di detrazione nei primi tre anni di contratto, a patto che il reddito resti sotto i 15.493,71 euro. Una mano tesa verso chi vuole conquistare la propria indipendenza, senza però dover rinunciare a un po’ di respiro sul fronte fiscale.

E non è tutto: anche chi è costretto al trasferimento della residenza per motivi di lavoro può godere di una detrazione robusta, che può arrivare a 991,60 euro o, per chi guadagna un po’ di più, a 495,80 euro. Attenzione però: il trasferimento deve essere almeno di 100 km e coinvolgere regioni diverse. Un incentivo concreto per chi affronta il cambiamento, spesso con qualche timore, ma anche con la voglia di rimettersi in gioco.

Adempimenti, ripartizione e credito d’imposta: cosa sapere

Per non perdere questi vantaggi in dichiarazione dei redditi, è fondamentale conservare con cura il contratto di locazione registrato e un’autocertificazione che attesti l’utilizzo dell’immobile come abitazione principale. Nei casi di contratti cointestati, la detrazione viene suddivisa tra gli intestatari in base alle rispettive quote e redditi.

E c’è di più: anche chi si trova in una situazione di incapienza fiscale può trasformare la detrazione in credito imposta, un’opportunità spesso poco conosciuta ma di grande utilità. In definitiva, queste misure rappresentano un vero e proprio salvagente economico per milioni di famiglie e giovani italiani, capaci di rendere più leggero il peso dell’affitto e più sereno il bilancio familiare.

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