Fisco Riforma fiscale 2025: più detrazioni per famiglie e disabili

Riforma fiscale 2025: più detrazioni per famiglie e disabili

La Legge di Bilancio 2025 introduce nuove regole sulle detrazioni fiscali: riduzioni per redditi alti e vantaggi per famiglie e disabili.

30 Maggio 2025 17:00

Nel panorama fiscale italiano, il 2025 si preannuncia come un anno di svolta, segnato da una riforma che promette di ridisegnare in profondità il sistema delle detrazioni fiscali. Il legislatore, con una mossa che ha il sapore di una vera e propria “stretta di mano” alle famiglie e alle categorie più fragili, introduce una serie di misure che puntano a una maggiore equità e a una distribuzione più attenta delle risorse.

D’altronde, non è certo una novità che le esigenze delle famiglie italiane e delle persone con particolari fragilità rappresentino da sempre il termometro della giustizia sociale nel nostro Paese. E proprio da qui parte la rivoluzione fiscale, mettendo in campo soluzioni che, come vedremo, cercano di bilanciare il rigore dei conti pubblici con una sensibilità nuova verso chi rischia di rimanere indietro.

Meno aiuti per i redditi sopra i 75 mila euro

Il primo elemento che salta all’occhio è la graduale riduzione delle agevolazioni per chi può permettersi di più. Chi supera la soglia dei redditi elevati fissata a 75.000 euro annui – vedrà infatti assottigliarsi progressivamente il ventaglio di benefici fiscali a disposizione. Ma attenzione: la nuova disciplina non si limita a colpire in modo indistinto chi guadagna di più.

C’è una logica sottile, quasi un “cuscinetto protettivo”, che scatta in presenza di figli a carico o di membri del nucleo familiare con disabilità. In questi casi, la soglia oltre la quale le detrazioni si riducono si alza sensibilmente, permettendo di mantenere più a lungo i vantaggi fiscali. Un segnale forte, che lascia intendere come la famiglia, specie se numerosa o in situazioni di fragilità, venga finalmente riconosciuta come una risorsa da tutelare, non un semplice dato statistico.

Cosa cambia per famiglie numerose e persone con disabilità

Sul fronte delle spese scolastiche, arrivano notizie che molti genitori aspettavano da tempo. Il tetto massimo di costi detraibili per l’istruzione sale a 1.000 euro per ogni studente, dagli attuali 800. Un aumento che si traduce, concretamente, in un risparmio fiscale di 190 euro per ciascun figlio che frequenta la scuola primaria o secondaria, con un beneficio aggiuntivo di 38 euro rispetto alla normativa precedente. Un piccolo “tesoretto” che, soprattutto per chi ha più figli, può fare la differenza a fine anno. D’altronde, chi conosce le difficoltà che spesso accompagnano il percorso educativo dei ragazzi sa bene quanto sia importante ogni incentivo, ogni aiuto che permetta di affrontare con maggiore serenità le spese legate alla formazione.

Un’attenzione particolare è riservata anche alle persone disabili, e in particolare a chi vive con una disabilità visiva. Qui la riforma introduce un significativo aumento della detrazione forfettaria per il mantenimento dei cani guida, che passa a 1.100 euro, con un incremento di 100 euro rispetto al passato. Un piccolo grande passo, che si traduce in un risparmio annuo di circa 19 euro: può sembrare una cifra modesta, ma per chi ogni giorno affronta costi aggiuntivi per garantire il benessere e la cura del proprio animale, rappresenta un segnale concreto di attenzione e di vicinanza da parte dello Stato. In fondo, il sostegno alle persone con disabilità non può essere solo uno slogan: servono fatti, numeri, misure tangibili che migliorino la qualità della vita.

Detrazioni più eque: sostegno concreto a famiglie e disabili

Ma la vera novità della riforma, quella che potrebbe segnare un cambio di passo nella storia della fiscalità italiana, riguarda il trattamento riservato alle famiglie numerose o con membri disabili. In questi casi, la soglia di reddito oltre la quale scattano i tagli alle detrazioni viene significativamente innalzata.

È come se il legislatore avesse finalmente riconosciuto che chi cresce più figli, o si prende cura di una persona fragile, affronta sfide economiche e organizzative che meritano una risposta diversa, più giusta. Non si tratta solo di una questione di numeri: è un modo per affermare, una volta per tutte, che la solidarietà non può essere sacrificata sull’altare della semplificazione fiscale.

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