Busta paga, come recuperare il bonus tredicesima nel 730

Con l’arrivo della stagione delle dichiarazioni fiscali, si riaccendono i riflettori su una misura che, lo scorso dicembre, ha fatto parlare di sé: il Bonus Natale, o bonus tredicesima. Un’indennità di cento euro, esentasse, destinata ai lavoratori dipendenti con redditi inferiori a 28.000 euro e con figli a carico, che ora offre una seconda opportunità a chi, per varie ragioni, non ne ha potuto beneficiare.

In questo scenario, la dichiarazione redditi si trasforma in una vera e propria occasione di riscatto per coloro che erano rimasti esclusi dal beneficio, permettendo il recupero di una somma che, seppur modesta, può fare la differenza nel bilancio familiare.

A chi spetta il bonus Natale nel 730

Ma entriamo nel vivo della questione: chi sono i fortunati che possono ancora mettere le mani su questo incentivo? La platea dei potenziali beneficiari si compone essenzialmente di due categorie di lavoratori: da un lato, i dipendenti che, pur avendone diritto, non hanno presentato la richiesta al proprio datore di lavoro; dall’altro, coloro che lavorano senza sostituto d’imposta, come ad esempio le collaboratrici domestiche o gli addetti ai servizi alla persona.

In entrambi i casi, la possibilità di recuperare il Bonus Natale passa proprio attraverso la dichiarazione redditi dell’anno successivo, un’occasione da non lasciarsi sfuggire.

Per molti, la domanda sorge spontanea: come si fa, in concreto, a richiedere questo bonus in fase di dichiarazione? La risposta, fortunatamente, è più semplice di quanto si possa pensare. Tutto ruota attorno alla corretta compilazione del modello 730 2025 o, in alternativa, del modello Redditi PF 2025. È proprio qui che si gioca la partita: nel caso del modello 730 2025, l’attenzione deve essere puntata sul rigo C14, mentre chi opta per il modello Redditi PF dovrà concentrarsi sul rigo RC14.

Come recuperare il bonus tredicesima in dichiarazione dei redditi

Un passaggio chiave, spesso sottovalutato, riguarda la raccolta delle informazioni necessarie. In questa fase, la Certificazione Unica 2025 diventa uno strumento prezioso, se non addirittura indispensabile.

I dati utili sono facilmente reperibili nei punti 721 e 726 della Certificazione Unica 2025, oppure nelle annotazioni che il datore di lavoro potrebbe aver inserito nel documento. Un dettaglio che può sembrare banale, ma che si rivela determinante per non commettere errori nella compilazione e, soprattutto, per non vedersi sfumare la possibilità di ottenere il rimborso.

Cosa fare se hai ricevuto il bonus senza averne diritto

A proposito di errori, è bene ricordare che la fretta è cattiva consigliera, soprattutto quando si tratta di fisco. Chi si accorge di aver ricevuto il Bonus Natale senza averne effettivamente diritto, o in misura superiore a quanto spettava, è chiamato a un atto di responsabilità: dovrà infatti segnalarlo in dichiarazione, barrando la colonna 7 del rigo C14 (per il modello 730/2025) o RC14 (per il modello Redditi PF 2025), quella denominata “Restituzione Bonus per assenza requisiti”. Un gesto che, oltre a essere doveroso, mette al riparo da possibili contestazioni future e consente di mantenere un rapporto trasparente con l’Agenzia delle Entrate.

Non bisogna poi dimenticare che, grazie all’innovazione tecnologica, il sistema della dichiarazione precompilata segnala automaticamente la mancata erogazione del bonus, tramite un avviso dedicato. Una vera manna dal cielo per chi, tra scadenze e adempimenti, rischia di perdere di vista qualche dettaglio. In ogni caso, per evitare brutte sorprese e garantire la correttezza dei dati inseriti, è sempre consigliabile consultare le istruzioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, disponibili nella sezione dedicata ai modelli dichiarativi sul sito istituzionale.