Finanza Indici e quotazioni Piazza Affari debole insieme ad Europa, ancora acquisti su Ferragamo. Bene Luxottica, giù Campari e Fca

Piazza Affari debole insieme ad Europa, ancora acquisti su Ferragamo. Bene Luxottica, giù Campari e Fca

1 Marzo 2018 10:11

Proseguono le vendite a Piazza Affari che nella prima seduta del mese di marzo si muove in territorio negativo. A circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni l’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,38% a quota 22.520 punti. Intonazione negativa anche per gli altri listini europei, dopo che ieri sera Wall Street ha chiuso in calo e archiviato il mese di febbraio con la perdita mensile più forte dal 2016. Sia il Dow Jones che l’S&P500 hanno interrotto una fase rialzista che andava avanti da 10 mesi, la più lunga dal 1959, registrando un tonfo nel mese del 4,3% e del 3,9% rispettivamente. Il Nasdaq ha sofferto una perdita mensile (-1,9%) per la prima volta in otto mesi. Ribassi anche questa mattina sulle piazze azionarie asiatiche, con Tokyo che ha lasciato sul parterre l’1,56%.

Oggi dal fronte macro sono attese numerose indicazioni, tra cui l’indice Pmi manifatturiero dei singoli paesi europei e dell’intera Eurozona e il tasso di disoccupazione in Eurolandia e in Italia. Per quanto riguarda l’Italia, oggi l’Istat pubblicherà i numeri definitivi del 2017 su Pil grezzo, deficit e debito pubblico, quelli validi ai fini dei vincoli Ue. A metà febbraio Istat aveva anticipato un dato provvisorio sul Pil grezzo dell’anno scorso indicando una crescita dell’1,4%, il dato migliore dal 2010 anche se leggermente inferiore all’1,5% previsto dal governo. Per il rapporto deficit/Pil e per il debito/Pil le stime di Palazzi Chigi sono rispettivamente 2,1% e 131,6%.

Intanto si avvicina per l’Italia e Piazza Affari l’appuntamento elettorale. Secondo un sondaggio Bloomberg tra gli analisti, la vittoria del Movimento 5 Stelle porterebbe lo spread Btp-Bund a livelli massimi degli ultimi cinque anni. In media, gli esperti ritengono che esista una probabilità di appena il 10% che vada al governo una coalizione dominata dal M5S: tuttavia, se si concretizzasse, una tale situazione metterebbe in seria difficoltà quei trader che sono posizionati long sul debito pubblico italiano. Lo spread raddoppierebbe il suo valore fino a 260 punti base, livello che l’ultima volta è stato visto nel 2013. L’euro, invece, scenderebbe al di sotto della soglia di 1,21 dollari.

Ma il mercato guarda oggi soprattutto alla seconda apparizione dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, questa volta in audizione al Senato. Martedì le parole di Powell avevano fatto scattare le vendite sui mercati alimentando l’aspettativa di un atteggiamento più aggressivo sui tassi da parte della Fed.

Tornando a Piazza Affari, tra i titoli si mette in evidenza Salvatore Ferragamo, che con un progresso di circa 1 punto percentuale, estende i guadagni di ieri innnescati dall’uscita a sorpresa dell’amministratore delegato Eraldo Poletto, mentre salgono le aspettative sul successore e ipotesi di vendita della società. Bene anche Luxottica (+1,2%) sulla scia dei buoni riscontri arrivati dalla francese Essilor.

In fondo al listino invece scivola Campari (-1,8%) che prosegue i ribassi in scia ai risultati del 2017. Oggi gli analisti di BofA Merrill Lynch hanno tagliato il rating sul titolo dell’aperitivo biondo al gradino underperform. Debole anche Fiat Chrysler (-1,2%) che ha fatto sapere che nel secondo trimestre verrà esaminata la potenziale separazione di Magneti Marelli.