Finanza Fondo Indennizzo Risparmiatori: 80 milioni per i truffati delle ex banche venete

Fondo Indennizzo Risparmiatori: 80 milioni per i truffati delle ex banche venete

Approvato l'emendamento Paganella: 80 milioni in tre anni per i risparmiatori truffati da Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Ecco i dettagli.

12 Dicembre 2025 16:01

Dopo anni di attese e incertezze, arriva una boccata di ossigeno per migliaia di piccoli azionisti che hanno vissuto momenti di sconforto a causa dei dissesti finanziari. Il Fondo Indennizzo Risparmiatori è finalmente pronto a garantire una nuova opportunità alle famiglie che desiderano riaffermare la propria fiducia nel sistema bancario. Un sostegno concreto, frutto di un percorso tanto complesso quanto necessario per offrire speranza ai risparmiatori truffati legati alle ex banche venete. L’iniziativa coinvolge circa 10.000 persone e mette sul tavolo ben 80 milioni di euro nell’arco di tre anni, un ammontare che dimostra la volontà di restituire credibilità al settore e tutelare chi, finora, si era trovato escluso dalle procedure di indennizzo per vizi formali.

Nuova prospettiva per i risparmiatori

La decisione segue la linea intrapresa dal MEF in seguito alle liquidazioni coatte del 2017, quando il Ministero decretò la chiusura di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Con questo ulteriore intervento, il governo punta a unire giustizia e sostegno sociale, permettendo di colmare le lacune lasciate dal passato. L’attenzione non ricade solo su chi ha già presentato le istanze di risarcimento, ma anche su chi è rimasto fuori per errori e inadempienze burocratiche. Secondo le autorità competenti, la misura mira a riconquistare la fiducia degli investitori e dei cittadini, creando maggiore stabilità economica e gettando le basi per un futuro di maggiore protezione delle famiglie.

È l’emendamento Paganella, sostenuto dal Senato, a rappresentare la svolta decisiva: un atto che conferma l’impegno dello Stato nel sanare antiche ferite. Le parole di Luigi Ugone, presidente dell’associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca”, trasmettono ottimismo e sottolineano quanto sia importante garantire continuità alle strategie di indennizzo già avviate. Anche Alberto Stefani, presidente della Regione Veneto, ha espresso soddisfazione, definendo questa iniziativa una “vittoria per tutti i veneti”. Il fatto che lo stanziamento si spalmi in tre anni – con 20 milioni nel 2026, 30 milioni nel 2027 e 30 milioni nel 2028 – testimonia la volontà di agire in ottica di lungo termine.

Equità e rinascita finanziaria

La liquidazione coatta delle banche, dichiarate in dissesto e incapaci di autosostenersi, ha lasciato profonde cicatrici nella comunità locale. Tuttavia, questo nuovo panorama rappresenta un simbolo di giustizia e solidarietà, in cui si fa spazio l’idea di ricostruire un clima di fiducia verso le istituzioni finanziarie. In definitiva, il provvedimento tende a rafforzare l’attenzione verso i valori di tutela dei risparmatori, arginando le promesse non mantenute del passato. L’esito delle operazioni di risarcimento ora potrà estendersi a coloro i quali, per ragioni amministrative o mancanza di documenti, erano stati esclusi dalle precedenti procedure. Il risultato è la conferma di un percorso che mette al centro la trasparenza, la competenza e la reale tutela dei diritti dei cittadini.

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