Industria italiana debole: rischia il primo calo dal 2014, il recupero di novembre è troppo lieve
Dopo due mesi di cali, la produzione industriale in Italia recupera a novembre, ma così poco da non lasciare tante speranze per l'intero 2019, che potrebbe archiviarsi con il segno meno. Si tratterebbe della prima contrazione per l'industria t...
Dopo due mesi di cali, la produzione industriale in Italia recupera a novembre, ma così poco da non lasciare tante speranze per l’intero 2019, che potrebbe archiviarsi con il segno meno. Si tratterebbe della prima contrazione per l’industria tricolore dal 2014.
Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, a novembre la produzione è salita dello 0,1% rispetto a ottobre. Il recupero, frenato dal forte calo del settore energetico, si è manifestato con maggiore intensità nei comparti legati alla domanda di beni, intermedi e strumentali, da parte del sistema produttivo. L’impercettibile rialzo su base mensile non basta certo a compensare, a solo un mese dalla chiusura del 2019, un bilancio decisamente negativo. Su base annua, infatti, è proseguita la contrazione della produzione industriale, registrando un -0,6% rispetto a novembre 2018. Si tratta del nono mese consecutivo con segno meno. Da gennaio a novembre il bilancio è di un -1,1%. Numeri che si ripercuoteranno sul Pil e l’economia del paese.
“L’industria italiana – ha commentato il Codacons – continua a vivere una situazione di crisi e i dati sulla produzione di novembre sono assolutamente negativi”. “L’industria italiana risente dello stallo dei consumi che ha caratterizzato tutto il 2019, e senza una ripresa della spesa da parte delle famiglie i numeri continueranno ad essere deludenti – prosegue l’associazione – Il governo deve adottare misure che portino ad un cambio di rotta, attraverso misure ad hoc per il rilancio dei consumi in Italia”.
Preoccupazione viene espressa anche dall’Unione Nazionale Consumatori: “Un quadro sconfortante se consideriamo che non solo si è perso quasi un quinto della produzione industriale rispetto ai valori pre-crisi – calcola l’associazione – Dal novembre 2007, infatti, l’industria segna un -19,5%, ma la situazione è peggiorata anche ad appena due anni fa, ossia a novembre 2017, con un gap da colmare del 3,4%. Per i beni di consumo durevoli, poi, la distanza rispetto a 12 anni fa è del 27,3%. Una voragine!”.
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