Prossima pandemia, l’Oms lancia l’allarme globale
L’OMS lancia l'allarme: la prossima pandemia potrebbe scoppiare ovunque e con caratteristiche poco prevedibili.
Fonte immagine: freepik
La comparsa di un nuova pandemia, il patogeno X, non è più una possibilità remota: l’esperienza vissuta con l’emergenza sanitaria del Covid-19 ha messo in luce quanto rapidamente i sistemi economici possano essere scossi da crisi di origine biologica.
E proprio durante la conferenza internazionale “Mastering Immunity 2025” tenutasi a Singapore, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ribadito la necessità di agire ora per evitare di sottovalutare segnali che potrebbero ripresentarsi in modo ancora più pervasivo e destabilizzante. Il suo messaggio appare chiaro: non c’è più spazio per le esitazioni.
Pandemia in arrivo? La strategia verso l’Accordo pandemico
Un elemento cardine di questa visione è l’adozione di un nuovo quadro legislativo, l’ormai famoso Accordo pandemico, previsto per la 78ª Assemblea Mondiale della Sanità in programma nel maggio 2025.
Si tratta di un documento vincolante che fungerà da spartiacque per stabilire regole comuni, promuovere azioni coordinate e soprattutto favorire la cooperazione internazionale. Grazie a questo strumento, le nazioni potranno armonizzare protocolli sanitari, condividere tempestivamente dati epidemiologici di una nuova pandemia e implementare programmi di capacity building, con ricadute positive non soltanto sulla salute pubblica, ma anche sulla stabilità dei mercati e sui livelli occupazionali.
Innovazione, vaccini e ricerca aperta
Nell’ambito della preparazione di una nuova pandemia emerge il ruolo cruciale della scienza, testimoniato dal programma di tecnologia mRNA avviato in Sud Africa. Questo progetto funge da esempio emblematico di come la ricerca aperta e la condivisione di competenze possano accelerare il progresso, rendendo più efficiente la produzione di nuove terapie e vaccini.
In parallelo, la creazione di consorzi scientifici aperti favorisce un flusso costante di informazioni, riducendo al minimo i tempi di reazione dinanzi a minacce emergenti. È uno sforzo che richiede investimenti ingenti e la convergenza di attori pubblici e privati, essenziale per evitare che fenomeni pandemici provochino chiusure commerciali e contraccolpi sui mercati globali.
Il Pathogen Access and Benefit Sharing
Il meccanismo del Pathogen Access and Benefit Sharing si inserisce perfettamente in questa cornice di responsabilità collettiva, garantendo che i benefici derivati dallo studio dei patogeni vengano distribuiti in modo equo a livello globale se ci dovesse essere una nuova pandemia. In tale contesto, la circolazione libera di informazioni, strumenti e risorse sanitarie fa la differenza tra una risposta efficace e un collasso generalizzato.
Con l’adozione di linee guida chiare, ogni scoperta scientifica o avanzo tecnologico sarà reinvestito per potenziare le difese comuni, in un circolo virtuoso capace di rinforzare la stabilità sia sanitaria sia economica. Questa è la sfida più grande: cogliere l’opportunità per creare un sistema solido e pronto, dove la cooperazione e la condivisione rappresentano la garanzia di una resilienza collettiva.
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