Il primo taglio FED: dall’euforia iniziale si torna alla realtà

Abbiamo “finalmente” assistito al primo taglio dei tassi FED del 2025. Contrariamente da quanto molti pensavano, il mercato ha vissuto questo evento in tre fasi. La prima, legata alle tante attese e qualche tensione geopolitica. La seconda, ricca di euforia iniziale con un sollievo su azioni, bond e dollaro. La terza il ritorno alla realtà.

Gabriel Debach, analista di mercato presso eToro, ha spiegato qual’è questa realtà: “Il reversal dei mercati azionari, l’inversione dei rendimenti, il recupero del biglietto verde e la delusione per una Fed meno dovish di quanto sperato“. Scegli anche tu eToro per investire in criptovalute, azioni ed ETF.

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La decisione della FED e cosa è successo ai mercati dopo il taglio

La FED per il primo taglio ha scelto 25 punti base. In questo modo ha portato i FED Funds al corridoio 4,00-4,25%. “Non è tanto la misura a fare notizia, quanto la cornice che l’accompagna: nuove proiezioni macro e dot plot segnalano un cambio di tono, più cauto ma non accomodante“, ha specificato Debach.

Allora Powell parlava di un’economia “solida” e di un lavoro “in equilibrio”. A settembre, invece, la narrativa si è ribaltata: il mercato del lavoro “non può più essere definito molto solido”, la crescita dei posti si è fermata e i rischi si sono spostati al ribasso sull’occupazione e al rialzo sull’inflazione.

Secondo l’analista, in questo momento la FED non ha dato il via a un “ciclo espansivo”, ma ha scelto di fare un “passo difensivo“. In altre parole, l’obiettivo è proteggere l’occupazione evitando di abbandonare l’attenzione sull’inflazione.