Finanza Personale Euro digitale, accordo UE sempre più vicino

Euro digitale, accordo UE sempre più vicino

L’Eurogruppo punta a completare i negoziati sull’euro digitale entro l’anno: limiti, sicurezza e impatto sulle banche.

19 Settembre 2025 09:00

La prospettiva di un rapido ingresso dell’euro digitale nel panorama finanziario europeo appare sempre più concreta. In questi mesi, le diverse istituzioni comunitarie lavorano con determinazione per completare i negoziati e dare vita a un sistema che affianchi il contante tradizionale, senza però sostituirlo del tutto.

L’obiettivo chiave è garantire ai cittadini dell’eurozona la possibilità di effettuare transazioni ovunque, sia in negozi fisici sia sulle piattaforme online, indipendentemente dalla presenza o meno di una connessione internet.

Questa svolta si colloca in uno scenario di crescita moderata, ma con un mercato del lavoro piuttosto solido e un tasso d’inflazione in progressivo contenimento. Se i piani verranno rispettati, il lancio ufficiale in formato digitale del’Euro come moneta unica potrebbe diventare realtà molto presto.

Euro Digitale: un ruolo cruciale per la Banca Centrale Europea

L’architettura del progetto per l’euro digitale ruota attorno alla Banca Centrale Europea, che agirà come garante delle nuove infrastrutture finanziarie, assicurandone la stabilità e la sicurezza. Oltre a svolgere una funzione di vigilanza, la BCE prevede di remunerare le banche coinvolte per i servizi erogati ai cittadini, mantenendo così una collaborazione virtuosa tra il settore privato e quello pubblico.

All’interno di questo ecosistema, si punta a ridurre la dipendenza dalle tradizionali reti di pagamento extraeuropee, finora dominanti in molti Stati membri. Le istituzioni comunitarie vedono nell’espansione di pagamenti digitali un’opportunità per migliorare l’efficienza economica complessiva, contribuendo a rendere più agili le transazioni giornaliere e promuovendo al contempo un maggiore controllo sul flusso di capitali.

Limite massimo e attenzione alle stablecoin

Uno degli aspetti più dibattuti riguarda il limite massimo di fondi in euro digitale che sarà possibile detenere, così da evitare fughe di liquidità dalle banche tradizionali. Questa soglia, ancora in corso di definizione, verrà stabilita attraverso un confronto serrato tra i Paesi membri.

La necessità di tenere sotto controllo i saldi in formato elettronico è considerata strategica per non compromettere la solidità degli istituti di credito locali. Parallelamente, preoccupa la crescente diffusione di stablecoin denominate in dollari, capaci di attrarre capitali europei e di sollevare dubbi sulla trasparenza delle riserve e sul potenziale impatto sulla stabilità finanziaria dell’area euro.

Un orizzonte sempre più vicino per l’euro digitale

Sul piano istituzionale, le discussioni proseguono con l’invito a un’accelerazione della normativa da parte delle massime autorità europee, in primis Christine Lagarde. I rappresentanti di governi e Parlamento, tra cui alcuni critici come Fernando Navarrete, valutano vantaggi e rischi di questa innovazione.

La preoccupazione si concentra soprattutto sulla tutela dei consumatori e sulla garanzia di un uso semplice e sicuro del nuovo euro digitale. L’Eurogruppo, in un prossimo incontro, definirà ulteriormente gli aspetti tecnici e regolamentari, con il proposito di raggiungere un accordo definitivo entro la fine dell’anno.

La traiettoria appare tracciata, e i cittadini dell’eurozona potrebbero presto trovarsi a gestire una nuova forma di moneta che, se ben regolamentata, potrebbe aprire scenari inediti per il futuro dei sistemi di pagamento globali.

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