Prestiti in crescita, aumentano richieste e importi nel 2025
Barometro CRIF: domanda di prestiti alle famiglie italiane in crescita nel 2025, importi medi record, più richieste digitali e piani di rimborso lunghi.
Fonte immagine: Finanza.com
Le richieste di prestiti famiglie in Italia hanno mostrato un notevole scatto in avanti nel primo trimestre del 2025, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. L’importo medio richiesto ha subìto un aumento dell’8,3%, arrivando a toccare la cifra di 10.161 euro, un valore decisamente più elevato rispetto ai 7.724 euro registrati nel 2015.
Come osservato da diversi analisti, uno dei fattori determinanti di questa tendenza è la crescente pressione dell’inflazione, che spinge a richiedere somme più ingenti per fronteggiare le spese correnti. Allo stesso tempo, l’appeal del credito resta solido, sostenuto da maggiori aspettative di stabilità economica e dal desiderio di pianificare la gestione del bilancio familiare con maggiore flessibilità. Un segnale incontrovertibile di questa rinnovata fiducia è l’evidente propensione dei consumatori a valutare piani di rimborso più lunghi e personalizzati.
Rialzo di prestiti personali e calo dei prestiti finalizzati
Un dato particolarmente eclatante è il balzo dei prestiti personali, che segnano un incremento del 15,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, l’importo medio di questa tipologia di finanziamento è salito del 2,4%, raggiungendo la soglia di 12.495 euro.
In controtendenza, i prestiti finalizzati mostrano un calo dell’8,6% nelle domande, sebbene l’importo medio si attesti su 7.518 euro, in aumento del 9,6%. La componente di cautela rimane ben presente: quasi la metà delle richieste (45,1%) si mantiene sotto i 5.000 euro, mentre appena lo 0,2% supera i 75.000 euro. Questo scenario testimonia un atteggiamento ancora moderato da parte delle famiglie, che preferiscono soluzioni sostenibili e in linea con le proprie possibilità di rimborso.
Durata dei finanziamenti e profilo del richiedente
Un ulteriore aspetto di grande rilievo è la durata finanziamenti, con il 33,1% dei richiedenti che opta per un piano di restituzione superiore ai 60 mesi. Tale scelta indica un desiderio di distribuire le rate su un periodo di ammortamento più ampio, così da alleggerire il peso delle singole scadenze.
Il profilo medio di chi richiede un finanziamento si concentra nella fascia d’età 45-54 anni (23,3% del totale), seguita da quella 35-44 anni (20,5%), confermando che coloro che hanno responsabilità familiari più consolidate ricorrono maggiormente al credito. L’obiettivo primario è assicurare una gestione responsabile delle spese e una copertura efficace degli imprevisti.
Il ruolo delle soluzioni digitali e il Buy Now Pay Later
La crescente attenzione verso le soluzioni digitali emerge chiaramente dall’aumento dei finanziamenti online, spesso finalizzati all’acquisto di prodotti con piccoli importi. In particolare, il Buy Now Pay Later si conferma un’opzione in forte ascesa, arrivando a coprire il 61% delle operazioni digitali con importi sino a 150 euro. Questo trend evidenzia come i consumatori ricerchino modalità di pagamento più flessibili, capaci di adattarsi a un contesto in continua evoluzione.
La digitalizzazione, dunque, non rappresenta soltanto un canale alternativo, ma diventa un vettore di cambiamento per l’intero settore del credito, rivoluzionando abitudini e preferenze di acquisto. L’aspettativa è che questa trasformazione prosegua nei prossimi mesi, sostenuta dall’innovazione tecnologica e dalla volontà dei consumatori di sperimentare nuove forme di pianificazione finanziaria.
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