Potere d’acquisto in calo: come l’inflazione sta cambiando la vita degli italiani
L'inflazione in Italia ha eroso il potere d'acquisto del 20% negli ultimi 5 anni. Settori colpiti, dati ISTAT e strategie per investire.
Fonte immagine: Finanza.com
Negli ultimi cinque anni, le famiglie italiane hanno dovuto fare i conti con una realtà che cambia sotto i loro occhi: il potere d’acquisto è stato eroso come la battigia dopo una mareggiata, lasciando il portafoglio più leggero e i sogni un po’ più distanti.
Oggi, mille euro lasciati fermi a prendere polvere valgono, in termini reali, appena ottocentotrenta. Una fotografia che racconta di sacrifici quotidiani, dove ogni euro va pesato e ogni spesa soppesata con attenzione.
Il peso dell’inflazione sul carrello della spesa
Se c’è una parola che ha fatto da sfondo alle conversazioni tra amici e parenti, questa è sicuramente inflazione. Anche se il dato generale dei prezzi si è stabilizzato attorno all’1,7% nel primo semestre 2025, il famigerato carrello della spesa non ha certo alleggerito il passo: +3,1% rispetto all’anno precedente.
L’ISTAT ci ricorda che la mediana delle variazioni mensili è salita dallo 0,1% dello scorso anno allo 0,2% attuale, segno che la pressione sui bilanci delle famiglie resta una costante. Le voci di spesa più frequenti, quelle che scandiscono la routine di ogni giorno, sono proprio quelle che si fanno sentire di più, costringendo molti a rivedere abitudini e priorità.
I settori con rincari e qualche rara eccezione
Alcuni settori con rincari sembrano non conoscere limiti: i viaggi aerei nazionali hanno registrato un balzo del 167%, seguiti a ruota da gioielleria e orologeria (+71%) e dal settore alberghiero (+63%). Un vero salasso che mette a dura prova la voglia di svago e la possibilità di concedersi qualche lusso.
Non tutto, però, si muove nella stessa direzione: la tecnologia, grazie all’innovazione, ha portato con sé una ventata di ribassi nei prezzi di telefonia, dispositivi audio-video e servizi di comunicazione. Tuttavia, questi sconti sono solo una goccia nel mare, insufficienti a controbilanciare l’aumento generalizzato del costo della vita.
Strategie e investimenti contro inflazione: come difendere i risparmi
A rendere il quadro ancora più amaro è il gap salariale: tra il 2019 e il 2024, le retribuzioni contrattuali hanno perso il 10,5% del loro valore reale, mentre il confronto con altri Paesi europei è tutt’altro che confortante. In questo scenario, diventa essenziale guardare avanti e adottare investimenti contro l’inflazione che siano davvero efficaci.
Gli esperti suggeriscono di diversificare il portafoglio e puntare su strumenti finanziari in grado di battere il tasso d’inflazione. Solo così si può sperare di proteggere il proprio patrimonio e mettere al riparo i risparmi da una lenta ma costante perdita di valore. La parola d’ordine è proattività: oggi più che mai, ogni scelta finanziaria deve essere ponderata e mirata a tutelare il futuro della famiglia.
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