Finanza Personale Pagamenti digitali Truffa scontrini bancomat: così ti svuotano il conto senza che tu lo sappia

Truffa scontrini bancomat: così ti svuotano il conto senza che tu lo sappia

La truffa dello scontrino bancomat cresce: come agiscono i criminali, i rischi e le raccomandazioni della Polizia Postale per difendere i tuoi risparmi.

20 Ottobre 2025 14:15

La truffa dello scontrino al bancomat sta guadagnando terreno in modo preoccupante, trasformando semplici pezzi di carta lasciati incustoditi presso gli sportelli ATM in un’opportunità d’oro per i malintenzionati. Questi scontrini, spesso gettati senza la minima attenzione, rivelano informazioni essenziali come il saldo disponibile, le ultime cifre della carta e persino dettagli preziosi sulle recenti transazioni.

Attraverso mirate tecniche di social engineering, i cybercriminali incrociano tali elementi con altre fonti, ricostruendo man mano un profilo completo di ogni vittima. Un gesto apparentemente banale può quindi innescare una pericolosa catena di eventi, aprendo le porte a conseguenze finanziarie e legali di vasta portata.

Entità del problema e numeri in crescita

Secondo gli ultimi rapporti, le frodi informatiche sono aumentate del 25% negli ultimi anni, con cifre complessive che superano diverse centinaia di milioni di euro sottratti ai correntisti. L’aspetto più inquietante è che i criminali non si accontentano di carpire poche informazioni, ma mirano direttamente ai dati bancari per estendere i propri raggiri su più fronti.

Ogni ricevuta abbandonata diventa un tassello cruciale: unito ad altri dettagli, può condurre alla violazione dell’intero patrimonio di un individuo. Ciò mette in allerta sia gli istituti di credito sia le forze dell’ordine, che in questi mesi registrano un numero crescente di segnalazioni, confermando la portata del fenomeno.

Rischi effettivi e scenari di attacco

Tra i metodi più diffusi, il phishing si rivela particolarmente efficace per indurre le persone a fornire dati sensibili, mentre la clonazione delle carte consente ai truffatori di effettuare pagamenti illeciti come se fossero i veri intestatari.

Inoltre, gli scontrini recuperati possono agevolare un furto d’identità sempre più credibile, spianando la strada alla creazione di profili bancari fraudolenti e alla richiesta di finanziamenti a nome della vittima. I criminali, mossi da un’inesauribile capacità di adattamento, sfruttano qualsiasi breccia di sicurezza per accedere ai conti correnti, trasformando la semplice disattenzione nel punto di partenza di attacchi più complessi e devastanti.

Prevenzione e intervento immediato

La polizia postale raccomanda di distruggere sempre gli scontrini prima di lasciarli incustoditi e di controllare con costanza i movimenti bancari. Attivare notifiche istantanee per ogni operazione consente di intervenire tempestivamente in caso di anomalie, mentre è fondamentale prestare massima cautela verso richieste che arrivano tramite email, SMS o telefonate non verificate.

Al primo sospetto di comportamento fraudolento, la denuncia alle autorità competenti e il blocco immediato della carta risultano passi obbligati per contenere i danni. In definitiva, adottare buone prassi di sicurezza e mantenere sempre alta l’attenzione rappresentano il modo più efficace per difendersi, spezzando a monte il circolo vizioso delle truffe digitali.

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