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Pagamenti digitali in Italia: frodi in aumento, ma il sistema resta sicuro

In Italia le frodi nei pagamenti digitali crescono con l’aumento delle carte, ma l’incidenza resta bassa. Ecco i dati e le nuove misure previste.

18 Dicembre 2025 12:05

Il crescente flusso dei pagamenti digitali in Italia sembra aver spalancato nuove prospettive per i consumatori, ma anche opportunità di guadagno illecito per i truffatori. Negli ultimi dieci anni, il numero di frodi è schizzato a 1,5 milioni di casi, toccando la ragguardevole cifra di 120 milioni di euro sottratti. Eppure, se si guarda alla percentuale rispetto alle transazioni totali, il tasso di incidenza resta contenuto, con circa 13 attacchi ogni 100.000 operazioni. Secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia, la percezione del rischio ha subito un’accelerazione a causa della pandemia, che ha spinto sempre più cittadini a utilizzare metodi di pagamento online.

Dalla sicurezza percepita alla realtà dei dati

La diffusione di carte di pagamento e di soluzioni basate sulla moneta elettronica è ormai parte integrante del tessuto finanziario nazionale, eppure persiste un divario tra la sicurezza percepita e la sostanziale protezione offerta dai sistemi. Sebbene il danno finanziario a livello aggregato abbia raggiunto i 120 milioni di euro, si riscontra che questi fenomeni incidono solo su una frazione modesta delle transazioni complessive. In altre parole, gli strumenti tecnologici continuano a ridurre la probabilità di un attacco andato a segno, pur senza azzerare la possibilità che i malintenzionati sfruttino l’ingenuità o la disattenzione degli utenti.

La tracciabilità rimane uno degli aspetti più efficaci nel combattere le frodi: a partire dal 2025, i prestatori di servizi di pagamento dovranno verificare in tempo reale l’IBAN e i dati del beneficiario prima di autorizzare un bonifico. Questa nuova regola punta a scovare eventuali discrepanze e a bloccare sul nascere tentativi di sottrazione indebita. L’idea è di abbinare tempestività e tecnologia per fornire agli utenti una barriera di difesa aggiuntiva. Tuttavia, il panorama delle minacce si evolve rapidamente, e il presidio costante è sempre più un requisito fondamentale per ogni singolo utilizzatore di servizi finanziari.

Prospettive e rischi futuri

La manipolazione del pagatore rappresenta forse l’aspetto più insidioso di questo scenario, poiché inganna la vittima spingendola a inviare fondi verso conti fraudolenti. Con il moltiplicarsi delle strategie di social engineering, i criminali puntano a convincere gli utenti a rivelare dati sensibili o a eseguire bonifici fittizi. Ecco perché, al di là delle misure di sicurezza tecnologiche, risulta fondamentale investire in formazione e consapevolezza: solo comprendendo a fondo i rischi, dal phishing ai malware, si potrà continuare a trarre vantaggio dalla rapidità e dalla comodità dei pagamenti digitali, riducendo al minimo i pericoli di transazioni compromesse.

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