Overtourism: la strategia vincente dell’Alto Adige
In Alto Adige arriva Skadii Flow: tetto ai pernottamenti e certificazione sostenibile per gestire l’overtourism.
Fonte immagine: freepik
In un panorama sempre più esigente e in costante evoluzione, la gestione consapevole dei flussi turistici è diventata cruciale per preservare risorse naturali e identità locali. L’Alto Adige emerge come un esempio illuminante, adottando sistemi e misure in grado di stemperare gli effetti dell’overtourism e tramutare la pressione delle visite in un’opportunità di crescita equilibrata.
Grazie alla combinazione di regole ben definite e iniziative tecnologiche innovative, questa regione montana punta a conciliare sviluppo economico e tutela del territorio, aprendo la strada a un nuovo modo di concepire l’accoglienza.
Overtourism in Alto Adige: un quadro normativo che fa la differenza
La provincia autonoma di Bolzano ha scelto una linea audace per overtourism, fissando un tetto massimo di 34 milioni di pernottamenti l’anno e bloccando la nascita di nuove strutture ricettive. Tale provvedimento, che tenta di arginare il fenomeno del turismo di massa, assicura un’ospitalità più disciplinata e attenta alle esigenze del contesto alpino.
La rigorosa regolamentazione aiuta inoltre a ripartire le risorse in modo più efficiente, mantenendo vivo l’effetto sorpresa del territorio e lasciando spazio a esperienze autentiche e coinvolgenti. Il tutto avviene all’insegna di una visione che non vuole soltanto limitare, ma anche valorizzare la ricchezza paesaggistica e culturale locale.
Fiore all’occhiello di questa strategia è Skadii Flow, una piattaforma di intelligenza artificiale ideata per analizzare in tempo reale il movimento di visitatori, ciclisti e mezzi di trasporto. Grazie a indicatori più precisi, il sistema consente di indirizzare un numero sostenibile di persone sui sentieri di montagna, evitando assembramenti e disagi.
In questo modo, si ha un controllo costante sulla capacità di carico di parcheggi e impianti di risalita, consentendo al contempo di programmare prenotazioni intelligenti con fasce orarie differenziate. Queste soluzioni, integrate con l’uso di dati affidabili, favoriscono una distribuzione equilibrata dei flussi, salvaguardando la qualità dell’esperienza dei visitatori e la vivibilità dei residenti evitando l’overtourism.
Sostenibilità come valore fondante
Cuore pulsante di ogni iniziativa rimane la sostenibilità ambientale, declinata in progetti che incentivano il rispetto della natura e il coinvolgimento attivo di operatori locali. A riprova di questo impegno, il Marchio di sostenibilità Alto Adige, basato sui criteri del Global Sustainable Tourism Council, garantisce che le destinazioni e le imprese locali adottino pratiche responsabili.
Ottenuto per la prima volta dalla Val d’Ega, questo riconoscimento certifica non solo la cura per la conservazione del paesaggio, ma anche la crescita di una cultura in cui dinamismo economico e tutela ambientale si fondono in modo virtuoso. Il risultato è un modello capace di ispirare regioni afflitte da overtourism, aprendo nuove prospettive di armonia tra uomo e ambiente.
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