Finanza Personale Firenze valuta ticket d’ingresso contro l’overtourism

Firenze valuta ticket d’ingresso contro l’overtourism

Firenze studia il ticket d’ingresso per turisti giornalieri: misure, dati, opinioni e strategie per gestire l’overtourism.

21 Luglio 2025 12:19

Firenze, amata da generazioni di visitatori per la sua arte e la sua storia, oggi riflette su un possibile ticket d’ingresso per arginare il crescente overtourism. Le strade del centro storico, che in pochi chilometri quadrati raccolgono monumenti iconici, hanno visto affluire ben 9 milioni di presenze l’anno scorso, compresi all’incirca 1,5 milioni di escursionisti che non pernottano.

Il problema è evidente: come proteggere la città e, allo stesso tempo, salvaguardare lo spirito di accoglienza che da sempre caratterizza la culla del Rinascimento? Molte voci insistono sulla necessità di regolamentare gli arrivi in modo più incisivo, sottolineando che una quota significativa di turisti non contribuisce alle entrate comunali ma incide sull’usura di infrastrutture e servizi. A questo scopo, qualcuno ipotizza già forme di pagamento differenziate e accessi controllati, mentre altri reclamano interventi più graduali ma altrettanto decisi.

Firenze: un centro storico sotto pressione

La presenza costante di turisti giornalieri a Firenze crea un impatto notevole sui servizi pubblici, dalle strade sempre più trafficate ai mezzi di trasporto urbani. Le autorità cittadine hanno intensificato i controlli sui bus turistici, e in molti sostengono che queste misure vadano ulteriormente rafforzate.

Nel frattempo, i residenti lamentano l’aumento dei costi degli affitti e la perdita di negozi storici, sostituiti da attività orientate esclusivamente al consumo veloce. Di riflesso, le istituzioni e gli operatori impegnati nell’accoglienza si interrogano su come smorzare il disagio di chi vive il centro ogni giorno, al fine di salvare l’equilibrio tra vita locale e afflusso di visitatori.

Proposte e Misure

Tra le iniziative più discusse a Firenze spicca la regolamentazione degli affitti brevi, spesso accusati di alimentare lo spopolamento dei quartieri storici a favore dei turisti mordi e fuggi. Alcuni esponenti politici rilanciano l’idea di limitare l’uso di dispositivi d’amplificazione per le guide e di introdurre tecnologie di monitoraggio sempre più sofisticate.

Per rendere il flusso di visitatori più sopportabile, si suggerisce la creazione di nuovi itinerari, con lo scopo di distribuire i flussi e far riscoprire zone meno frequentate. Così facendo, la città di Firenze aspira a tradurre il concetto di turismo sostenibile in azioni concrete, capaci di ridurre l’impatto ambientale e sociale.

Reazioni e soluzioni future per Firenze

Nel dibattito dell’overtourism a Firenze  entra in scena anche l‘intelligenza artificiale, vista come uno strumento innovativo per raccogliere e analizzare dati in tempo reale, allo scopo di migliorare la gestione dei flussi turistici.

I sostenitori di queste soluzioni puntano su sistemi predittivi che regolino i picchi delle visite e ottimizzino la logistica, bilanciando la presenza di turisti con le necessità dei cittadini. Dall’altro lato, c’è chi teme che l’impiego di tecnologie troppo invasive possa penalizzare la spontanea voglia di scoprire la città.

Eppure, il consenso generale ruota intorno a un punto fermo: ogni provvedimento dovrà tutelare l’identità di Firenze, promuovendo strategie lungimiranti per incoraggiare il dialogo tra le parti e garantire una convivenza durevole fra cultura, economia locale e visitatori.

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