Mozzarella italiana in pericolo: il prezzo può triplicare
La nostra tanto amata mozzarella è in pericolo: per la situazione economica e i dazi americani il suo prezzo potrebbe presto triplicare.
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Nei giorni scorsi, l’introduzione dei nuovi dazi sulle esportazioni verso il mercato americano ha acceso i riflettori su una questione delicata: il prezzo sullo scaffale è destinato a lievitare vertiginosamente, passando da 45 a 60 euro al chilo. Al centro di questa nuova pressione tariffaria si colloca la mozzarella italiana, simbolo di eccellenza gastronomica e orgoglio del Made in Italy.
C’è grande fermento tra i produttori, che temono un forte contraccolpo sul proprio fatturato, soprattutto considerando che il costo finale rischia di allontanare i consumatori statunitensi in cerca di alternative più accessibili. L’onda d’urto di questo scenario apre nuovi interrogativi su come salvaguardare la qualità e la reputazione di un prodotto così rappresentativo, in un panorama di crescente competizione globale. Nel frattempo, le discussioni politiche e le possibili contromisure a livello istituzionale restano ancora incerte, alimentando ulteriore preoccupazione.
Dazi e mozzarella: impatto sulle aziende e sulla manodopera
Secondo i dati di Confesercenti Campania, la nuova imposta potrebbe affossare le vendite di molte aziende regionali impegnate nell’export campano diretto verso i Stati Uniti. Attualmente, il giro d’affari si aggira intorno a 1,9 miliardi di euro, e la prospettiva di perdite fino a 280 milioni crea un clima di forte incertezza.
Nel contempo, l’Unione Europea osserva attentamente l’evoluzione dei rapporti commerciali transatlantici, mentre il comparto dei prodotti agroalimentari come la mozzarella italiana teme che la situazione possa aggravarsi, generando una competizione ancora più aspra sul mercato globale.
Le esportazioni di specialità nostrane come l’amata mozzarella italiana verso gli USA, che nel 2024 hanno toccato quota 7,8 miliardi di euro, si trovano dunque a un crocevia determinante. Molte imprese italiane guardano con apprensione alle possibili contromisure, cercando al contempo vie alternative per mantenere l’eccellenza e la competitività.
Il potenziamento dell’innovazione tecnologica e di programmi di promozione internazionale potrebbe rivelarsi decisivo per difendere la reputazione del Made in Italy, mentre piani di collaborazione tra istituzioni e associazioni di categoria mirano a ridurre l’impatto delle nuove tariffe doganali. In un contesto tanto incerto, l’obiettivo permane quello di conservare la stabilità economica e di favorire un duraturo rilancio del settore.
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