Flat tax triplicata: chi ci guadagna davvero
Dal 2017 a oggi, la flat tax per stranieri in Italia è triplicata. Ma l'afflusso di capitali e l'effetto sul lusso continuano a crescere senza sosta.
Fonte immagine: Finanza.com
La nuova flat tax introdotta in Italia per attrarre capitali di fascia elevata continua a far parlare di sé, soprattutto dopo la decisione di innalzare progressivamente l’aliquota annuale da 100.000 a 300.000 euro nell’arco di appena due anni.
Questo balzo in avanti, presentato dal Governo come imposta sostitutiva di riferimento per coloro che scelgono di trasferirsi nel Belpaese, si configura come una mossa che ha suscitato grande curiosità a livello internazionale. L’obiettivo è ancora quello di tenere aperte le porte ai super ricchi stranieri garantendo, al contempo, un incremento del gettito fiscale.
Ma le incognite non mancano: se da una parte c’è chi celebra l’Italia per il ruolo strategico che potrebbe acquisire nella competizione globale dei capitali, dall’altra permangono dubbi su quanto questa strategia fiscale sarà sostenibile alla lunga.
Un incremento significativo
Nel 2024 la soglia è passata a 200.000 euro annui, mentre dal 2026 toccherà i 300.000 euro, triplicando di fatto la tassa iniziale fissata nel 2017. Nonostante ciò, i grandi patrimoni sembrano non essere scoraggiati: secondo le più recenti stime, sarebbero circa 2.200 milionari pronti a stabilire la propria residenza fiscale in Italia già entro il prossimo anno.
Questo afflusso, favorito dall’assenza di altri vincoli particolarmente stringenti, evidenzia una domanda crescente di servizi di lusso e beni immobili di pregio. Parallelamente, c’è un ulteriore rincaro per il supporto familiare, con il contributo per ogni parente che passerà a 50.000 euro, raddoppiando quanto previsto in precedenza.
L’effetto sul mercato immobiliare
Uno dei comparti più vivaci, legato in modo diretto a questo regime agevolato, è il mercato immobiliare. A Milano, dal 2017, i prezzi delle proprietà di lusso hanno registrato un aumento del 49%, mentre la media nazionale si attesta sul 10,9%.
Sulla scia di tali cifre, Knight Frank prevede un ulteriore rialzo del 3,5% nel 2025, trainato soprattutto dai nuovi residenti facoltosi in cerca di immobili prestigiosi e dalla sempre maggiore attrattività della città.
Il trend conferma come la capitalizzazione offerta da questa politica fiscale possa fungere da volano per segmenti di mercato tradizionalmente riservati a investitori di alto profilo.
Equilibri e prospettive sociali
Se da un lato l’ingresso di nuovi contribuenti facoltosi offre all’Italia l’opportunità di rafforzare le casse statali e di rilanciare lo sviluppo economico in settori chiave, dall’altro rimane aperto il dibattito sulle potenziali disuguaglianze economiche che questo modello potrebbe accentuare.
Alcuni esperti raccomandano di introdurre un requisito minimo di investimenti produttivi obbligatori per chi accede a questo sistema, con l’obiettivo di garantire una ricaduta positiva sul tessuto industriale e sociale.
In definitiva, il Paese si trova di fronte a una sfida cruciale: mantenere il proprio vantaggio competitivo nel panorama fiscale internazionale, bilanciando la necessità di un gettito aggiuntivo con il rispetto di un’equità sostenibile, affinché l’attrazione di capitali si trasformi in un beneficio concreto per l’intera collettività.
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