Finanza Personale Risparmio Acqua gratis negli aeroporti: fontanelle in arrivo in 22 scali italiani

Acqua gratis negli aeroporti: fontanelle in arrivo in 22 scali italiani

Fontanelle e dispenser d'acqua gratuita in 22 aeroporti italiani entro il 2025: meno plastica monouso e risparmio per i passeggeri. Ecco cosa cambia.

19 Ottobre 2025 15:00

In un contesto in cui la sostenibilità occupa sempre più spazio nell’agenda pubblica, l’idea di offrire acqua gratuita ai passeggeri all’interno dei principali aeroporti italiani sta diventando una realtà concreta. Viviamo in un Paese in cui l’utilizzo di plastica monouso si conferma un problema persistente: basti pensare alle migliaia di bottigliette che ogni giorno finiscono nei rifiuti proprio nelle aree di transito aeroportuali.

Eppure, qualcosa sta cambiando, grazie all’introduzione di fontanelle per il riempimento di borracce riutilizzabili, una scelta che permette di ridurre sensibilmente lo spreco di materiale plastico. Questa trasformazione – che interesserà 22 scali in tutta la penisola – si prospetta non solo come uno strumento per tagliare i costi di viaggio, ma anche come occasione per rimarcare l’importanza di un impegno condiviso verso stili di vita più sostenibili.

Coordinamento e obiettivi di medio termine

La regia di questa trasformazione è affidata a Assaeroporti, l’associazione che coordina la progressiva installazione di punti di distribuzione d’acqua in diverse località strategiche. L’obiettivo è completare il progetto entro la fine del 2025, garantendo a milioni di viaggiatori un accesso semplice e immediato all’idratazione, senza doversi affidare esclusivamente ad acquisti spesso dispendiosi.

A sostenere questa iniziativa interviene anche il decreto legge 18 2023, che disciplina l’installazione di fonti idriche negli spazi pubblici, dando un significativo impulso a progetti pensati per alleggerire l’impatto ambientale. Non è solo questione di risparmio: la pratica di acquistare acqua minerale in bottiglia a prezzi elevati incide sulle tasche dei passeggeri e produce effetti negativi sul pianeta, spingendo sempre più persone verso soluzioni più virtuose.

Prime adesioni e prospettive

Per ora, diversi hub di spicco tra cui Milano Malpensa, Milano Linate, Napoli, Bologna, Cagliari, Olbia, Alghero e Torino hanno già adottato le prime soluzioni per l’erogazione d’acqua post-controllo. Da poco, anche Bergamo, Palermo e Cuneo si sono uniti, mentre altri scali come Catania, Pisa, Firenze, Trieste, Trapani, Pescara, Rimini, Comiso e Salerno hanno annunciato piani concreti per implementare questo servizio.

L’idea è quella di offrire ai passeggeri la libertà di riempire le proprie borracce dopo i controlli, abbattendo in modo significativo i consumi di plastica e riducendo la spesa individuale: una bottiglietta da mezzo litro può arrivare a costare 6 euro in alcune zone d’imbarco, scoraggiando molti a mantenere un’adeguata idratazione. L’Italia, tra l’altro, detiene il primato mondiale di consumo pro capite di acqua in bottiglia, con 220 litri all’anno per persona, e questa iniziativa punta a invertire la tendenza, promuovendo un approccio più consapevole.

Una cultura della sostenibilità in espansione

Il successo di questo modello di utilizzo condiviso dell’acqua potabile non si limita al risparmio economico, ma contribuisce alla diffusione di una mentalità più responsabile e attenta alle generazioni future. Offrire un’alternativa valida all’acquisto di bottigliette implica un grande passo avanti nella riduzione dei rifiuti, aprendo la strada a forme di turismo e mobilità più rispettose del contesto ambientale.

In definitiva, persino un gesto semplice come riempire una borraccia può diventare un simbolo di empowerment collettivo, dove istituzioni, aziende e cittadini condividono il medesimo traguardo: garantire un futuro più green al nostro territorio e, soprattutto, alle prossime generazioni.

 

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