RC Auto, come funziona la classe di merito
Guida completa alla classe di merito RC Auto: come funziona, come si calcola, come risparmiare sul premio e cosa sapere sulle novità normative.
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La questione della classe di merito rappresenta da sempre un nodo cruciale per ogni automobilista italiano. Quando si parla di RC Auto, infatti, conoscere la posizione assicurativa risulta fondamentale per capire quante risorse destineremo al premio annuale.
Per rendere il sistema più equo e omogeneo tra compagnie diverse, è stato introdotto un meccanismo standardizzato che mira a premiare la guida accorta e a penalizzare chi causa incidenti ripetuti. In questo contesto, è essenziale regolare con attenzione ogni dettaglio, soprattutto se vogliamo evitare spiacevoli rincari e garantire costi sostenibili nel lungo periodo.
RC Auto: come funziona la dinamica delle classi
Per la classe di merito tutto ruota attorno all’equilibrio tra i sinistri e il proprio profilo di rischio. Senza sinistri, si avanza verso una categoria più vantaggiosa; al contrario, si ottengono aumenti di premio se si registrano eventi con responsabilità.
A decretare l’avanzamento o la retrocessione nel sistema è l’ormai celebre Attestato di Rischio, documento digitale che certifica la storia degli ultimi dieci anni. Grazie al metodo denominato Bonus Malus, si scende di un gradino quando non si provocano incidenti, mentre ogni sinistro fa salire di due o più classi, in base alla gravità e al numero di collisioni.
Parallelamente, le compagnie possono prevedere una classe interna per personalizzare ulteriormente la tariffa, seppur facendo sempre riferimento alla classe universale imposta a livello nazionale.
Agevolazioni e trasferimenti
Una delle novità più significative riguarda la Legge Bersani e la RC Auto Familiare, due provvedimenti che permettono di “ereditare” la classe di merito di un familiare convivente o di trasferire quella di un altro veicolo intestato allo stesso nucleo, a patto che non ci siano sinistri con colpa negli ultimi cinque anni.
Questo vantaggio si è dimostrato particolarmente utilissimo per i neopatentati e per chi acquista un’auto aggiuntiva. Così facendo, si riducono notevolmente i costi di partenza e si evita di ripartire da posizioni più onerose, come avveniva in passato con l’assegnazione automatica a classi elevate.
Gestire al meglio la propria copertura RC Auto
È bene ricordare che un’interruzione prolungata della copertura assicurativa non compromette subito la posizione acquisita: la classe di merito rimane valida per cinque anni, trascorsi i quali si torna al livello base. Per sinistri di lieve entità, alcuni automobilisti preferiscono rimborsare personalmente il costo del danno alla compagnia, così da evitare un ingombrante malus.
Tuttavia, l’incidente resta comunque annotato nell’archivio. Infine, il mondo assicurativo si muove costantemente verso la digitalizzazione, semplificando le verifiche e consentendo di controllare in tempo reale la propria situazione. Ecco perché è fondamentale mantenersi informati e gestire ogni dettaglio con la dovuta attenzione.
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