Yoox Net-a-Porter: 211 licenziamenti in Italia dopo la cessione a Mytheresa
Yoox Net-a-Porter licenzia 211 dipendenti in Italia dopo la cessione a Mytheresa. Sindacati protestano, settore e-commerce sotto pressione.
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La recente ondata di licenziamenti annunciata da Yoox Net a Porter rappresenta uno scossone inatteso nel settore del lusso digitale. Con una riduzione prossima al 20% della forza lavoro in Italia, la notizia ha suscitato una forte reazione da parte dei sindacati. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs lamentano l’assenza di un dialogo preventivo e deplorano i metodi con cui l’azienda ha agito.
Le sedi di Bologna e Milano, in particolare, sono le più colpite da questa manovra. Gli osservatori temono che la decisione alimenti uno scenario di incertezza per i numerosi dipendenti coinvolti, già provati da continui cambi di proprietà e strategie turbolente.
Cambi di proprietà e scenari economici
La storia recente dell’azienda affonda le radici nella fusione avvenuta nel 2015, a cui è seguita l’acquisizione da parte di Richemont tre anni dopo. Tuttavia, la svolta più evidente è giunta quando Mytheresa ha assunto il controllo, portando avanti una visione fortemente orientata all’innovazione.
Nonostante il potenziale di crescita, i bilanci restano tesi e mostrano perdite rilevanti, aggravate dall’agguerrita concorrenza nel campo dell’e commerce. L’obiettivo dichiarato è ristrutturare le attività, concentrando risorse e competenze su segmenti particolarmente redditizi. Eppure, l’incertezza economica sembra aver giocato un ruolo decisivo nella scelta di tagliare costi e ridurre nuovamente la presenza su alcuni territori.
Mancanza di Tutele e Reazioni Sindacali
La situazione attuale palesa un vuoto preoccupante nella gestione degli esuberi, dal momento che non è stata prevista alcuna forma di ammortizzatori sociali per attenuare l’impatto sulle famiglie coinvolte.
Secondo i rappresentanti sindacali, molti lavoratori vantano anni di esperienza e si erano specializzati in diverse aree del shopping online, dall’analisi dei dati alla logistica. L’assenza di percorsi di ricollocazione e la rapidità con cui sono state prese le decisioni alimentano tensioni crescenti. In quest’ottica, i sindacati chiedono con forza soluzioni condivise, esigendo una maggiore responsabilità da parte della dirigenza, che secondo loro avrebbe privilegiato logiche di profitto nel breve termine.
Prospettive future e possibili soluzioni
Guardando al futuro, alcuni analisti suggeriscono un rilancio strategico che punti a ridefinire l’offerta e a rafforzare partnership internazionali. Il mercato del lusso digitale rimane appetibile, ma le aziende devono adattarsi con fluidità alle fluttuazioni economiche e alle aspettative dei consumatori.
Una collaborazione più stretta tra imprese e sindacati potrebbe agevolare la creazione di piani di riconversione, in cui formazione e sostegno sociale vadano di pari passo. Nonostante i segnali di ripresa siano ancora incerti, un approccio orientato al lungo termine, che abbracci l’innovazione pur tenendo conto delle esigenze dei lavoratori, potrebbe trasformare la crisi in un’occasione di rinnovamento.
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