Finanza Personale Basta truffe al telefono: italiani sempre più a rischio

Basta truffe al telefono: italiani sempre più a rischio

Dal 19 agosto 2025 entrano in vigore nuove misure Agcom: stop alle truffe al telefono grazie a filtri antispam e più tutele.

5 Agosto 2025 15:00

Da qualche tempo si avverte con insistenza il problema delle chiamate moleste e delle truffe al telefono, tanto che le nuove norme poste in essere da Agcom mirano a inasprire le regole e a potenziare i meccanismi di difesa per i consumatori.

Si parla di blocco automatico per i prefissi internazionali falsi e dell’introduzione di strumenti come i filtri antispam, con decorrenza effettiva entro la metà di agosto del 2025. Le autorità, sostenute dal Garante per la protezione dei dati, confidano nel contrasto di un fenomeno che si è dimostrato più insidioso di quanto inizialmente previsto.

A fronte di un mercato in cui i numeri contraffatti e le telefonate indesiderate sono all’ordine del giorno, il potenziamento delle tutele appare ormai imprescindibile per difendere gli utenti e arginare i rischi di frode.

Basta truffe al telefono: tutela dei consumatori e lotta allo spoofing

Tra i provvedimenti più rilevanti emerge la volontà di annientare le tecniche di spoofing, cioè la manipolazione del numero chiamante con lo scopo di ingannare il destinatario. In tal modo, chi riceve al telefono una chiamata è indotto a pensare di interagire con operatori affidabili o addirittura con banche e uffici pubblici e non di essere incappato in una truffa.

Per quanto riguarda il registro delle opposizioni, già introdotto in passato per limitare le chiamate indesiderate, esso si è rivelato finora uno strumento poco efficace. Il Parlamento, su sollecitazione delle autorità competenti, vorrebbe potenziare la trasparenza e rafforzare gli strumenti investigativi per risalire ai responsabili di pratiche scorrette e arginare un sistema di contatti non autorizzati che infastidisce milioni di cittadini.

Dati personali e impatto sul mercato dei call center

L’aspetto più drammatico di questa emergenza delle truffe al telefono è la circolazione incontrollata di dati personali, spesso ottenuti in modo illecito o divulgati dopo violazioni informatiche su larga scala. Le conseguenze non si fermano alla sfera privata: molte attività di call center subiscono un danno d’immagine a causa delle pratiche illegali di soggetti che operano ai margini della legalità.

Da un lato, le aziende correttamente iscritte e regolate vedono compromessa la propria reputazione, dall’altro i cittadini continuano a doversi difendere da telefonate provenienti da interlocutori non identificati. I rappresentanti del settore auspicano l’adozione di un sistema di certificazione che garantisca il fair play competitivo e chiarisca i confini tra gli operatori regolari e quelli che alimentano lo sfruttamento indebito dei contatti privati.

Verso un telemarketing trasparente e un consenso consapevole

L’ottimizzazione delle procedure per il telemarketing legale passa attraverso un utilizzo più chiaro e appropriato delle informazioni fornite spontaneamente dai consumatori. È prioritario definire regole certe per il consenso consapevole, in modo che l’utente abbia piena cognizione dell’uso che verrà fatto dei suoi recapiti ogni volta che compila moduli online o sottoscrive tessere fedeltà.

In parallelo, si discute l’introduzione di un prefisso dedicato alle chiamate commerciali, che permetterebbe di riconoscere rapidamente le proposte pubblicitarie e gestire in autonomia l’eventuale rifiuto. Resta dunque alta l’attenzione delle autorità verso una maggiore trasparenza normativa e sostanziale, per ridurre le chiamate non desiderate, le truffe al telefono e tutelare, finalmente, il dialogo virtuoso tra imprese e clientela.

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