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Scontrini digitali: la rivoluzione italiana tra risparmi, ambiente e nuove regole

Dal 2027 al 2029 addio agli scontrini cartacei in Italia. Ecco come cambiano le regole, i benefici ambientali e i vantaggi per esercenti e consumatori.

12 Luglio 2025 09:30

In un Paese sempre più incline alle innovazioni, la transizione verso scontrini digitali sta aprendo nuovi orizzonti di collaborazione tra esercenti e consumatori. L’obiettivo finale? L’eliminazione della carta entro il 2029 e la conseguente riduzione del materiale di scarto, a tutela di una consapevolezza ecologica che si fa sempre più urgente.

Secondo gli ultimi dati, infatti, stampare e distribuire ogni anno miliardi di ricevute cartacee comporta un pesante impatto ambientale, tra alberi abbattuti, risorse idriche impiegate e tonnellate di CO₂ rilasciate nell’atmosfera.

Un percorso graduale verso la sostenibilità

L’evoluzione di questa digitalizzazione non avverrà dall’oggi al domani: il governo ha definito un iter ben scandito per dare modo alle imprese di adeguarsi poco per volta. Dal 2027 toccherà alla grande distribuzione organizzata, mentre l’anno seguente saranno interessati gli esercenti con fatturati elevati, fino a raggiungere la totalità dei punti vendita nel 2029.

Questo contenuto processo agevola la sostenibilità economica di milioni di attività, che potranno così prepararsi progressivamente a uno scenario in cui gli scontrini cartacei svaniranno, lasciando il posto a versioni digitali sempre più pratiche.

Differenze settoriali e sfide del mercato

Non tutti i comparti manifesteranno lo stesso grado di adesione: ristoranti e bar mostrano una certa resistenza, con oltre la metà delle ricevute ancora stampate su carta, mentre in ambito turismo registriamo dati nettamente più incoraggianti, poiché molti operatori preferiscono sistemi digitali già da tempo.

Dall’altro lato, il settore alberghiero e, ancor di più, i tassisti dimostrano spirito pionieristico, adottando supporti informatici quasi nella totalità dei casi. Queste divergenze segnalano come sia fondamentale un piano di formazione mirata e incentivi concreti, per favorire l’aggregazione di chi resta scettico o teme i costi iniziali di adeguamento.

I benefici per esercente e consumatore

La migrazione alle ricevute dematerializzate garantisce numerosi vantaggi: dall’azzeramento del rischio di sbiadimento dei classici scontrini cartacei, all’opportunità di conservare i documenti in modo sicuro e consultabile.

Canali come QR code, app e email permettono di archiviare o recuperare la ricevuta in pochi istanti, semplificando la gestione delle spese e riducendo la produzione di rifiuti. In prospettiva, anche i costi di manutenzione e di materiale si abbassano sensibilmente per gli esercizi commerciali: una maggiore automazione, infatti, incide positivamente sull’efficienza e riduce il margine di errore nella registrazione delle operazioni.

Nel complesso, si profila un cambio di paradigma capace di favorire sia i bilanci aziendali sia la salvaguardia del pianeta, in linea con una visione moderna della sostenibilità e delle esigenze dei consumatori di oggi.

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