Pagare con Bancomat costa di più dal 1°luglio: ecco le nuove commissioni
Bancomat aggiorna le commissioni dal 2025 con tariffe proporzionali: analisi su costi, impatti su esercenti e consumatori e innovazioni.
Fonte immagine: pexels
Nel panorama dei pagamenti elettronici italiani, c’è una vera e propria rivoluzione del gioco: dal 1° luglio 2025, il circuito Bancomat ha introdotto un nuovo sistema di commissioni proporzionali, segnando un deciso passo avanti rispetto al tradizionale modello a tariffa fissa.
Un cambiamento che promette di riscrivere le abitudini di consumatori e commercianti, con un occhio di riguardo alle micro-transazioni e alla crescente digitalizzazione dei servizi finanziari.
Commissioni proporzionali: una svolta attesa da tempo pagando con Bancomat
La novità principale del prelievo al Bancomat riguarda proprio la struttura delle commissioni, che abbandonano la rigidità delle tariffe fisse per sposare un meccanismo più dinamico, basato sul valore delle transazioni.
Per acquisti fino a 4,99 euro, la commissione sarà dello 0,1% per le carte consumer e dello 0,7% per quelle aziendali. Salendo nella fascia tra 5 e 24,49 euro, le percentuali aumentano rispettivamente allo 0,2% e all’1,3%.
Per importi superiori a 24,50 euro, si mantiene lo 0,2% sulle carte consumer standard, mentre per le carte aziendali la forbice si apre tra 1,3% e 0,3% a seconda dell’operazione. Un sistema a tre livelli pensato per rendere più equo il costo dei pagamenti, soprattutto per chi effettua piccoli acquisti.
Obiettivi e possibili ripercussioni sul mercato
Questa riforma non nasce per caso: l’obiettivo dichiarato è quello di favorire i piccoli esercenti, alleggerendo il peso delle commissioni sulle micro-transazioni pagate con il Bancomat e, al contempo, ottimizzare i ricavi sulle operazioni di importo maggiore.
Tuttavia, non mancano i timori che tali costi possano essere in parte trasferiti sui consumatori finali, con un possibile aumento dei prezzi. Resta il fatto che, rispetto ai colossi internazionali come Visa e Mastercard, il circuito nazionale mantiene livelli di commissione inferiori, garantendo una maggiore competitività sul territorio italiano.
FSI e la strategia di rilancio del Bancomat
Il nuovo corso delle commissioni si inserisce in un momento di forte rilancio per Bancomat, che vede l’ingresso del fondo FSI con l’acquisizione del 44% delle quote. Nel 2023, l’azienda ha registrato un fatturato di 52,5 milioni di euro, segnando una crescita dell’8,3%.
Un segnale chiaro di una strategia che punta su digitalizzazione e internazionalizzazione, come testimoniano le partnership siglate con realtà globali del calibro di Apple Pay e Amazon. L’impatto sulle banche e sugli intermediari sarà significativo, ma la direzione intrapresa sembra quella giusta per restare protagonisti nel mercato dei pagamenti elettronici in continua evoluzione.
Se vuoi aggiornamenti su Finanza Personale inserisci la tua email nel box qui sotto: