Lavoro In Italia scarseggiano gli artigiani: i dati INPS

In Italia scarseggiano gli artigiani: i dati INPS

Analisi sul calo degli artigiani in Italia, le implicazioni economiche e le strategie per rilanciare il settore con innovazione e formazione.

1 Luglio 2025 18:00

Nel cuore dell’Italia che cambia, il declino artigianato non è più soltanto una questione di numeri, ma una vera e propria emergenza che mette a rischio la vitalità stessa dei nostri territori. Oggi, quando si parla di artigiani, si fa riferimento non solo a mestieri antichi, ma anche a una cultura del saper fare che ha sempre rappresentato il motore silenzioso dell’economia locale.

Eppure, la realtà ci presenta un conto salato: negli ultimi dieci anni, il settore ha perso quasi 410.000 lavoratori e oltre 228.000 imprese artigiane hanno chiuso i battenti. Numeri che, se letti con attenzione, raccontano una trasformazione profonda e per certi versi dolorosa.

Un tessuto che si sfalda: numeri e territori

Il quadro che emerge dai dati INPS è a dir poco preoccupante: la flessione degli iscritti alla gestione speciale degli artigiani è stata del 5% solo nell’ultimo anno, mentre la riduzione complessiva rispetto al 2022 sfiora il 10%.

Non si tratta di una semplice oscillazione, ma di una tendenza strutturale che colpisce soprattutto le regioni storicamente più dinamiche. Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte restano i poli principali, ma è proprio in queste aree che si registrano le perdite più consistenti. L’Abruzzo, le Marche e l’Umbria, da parte loro, assistono a una vera e propria emorragia, con cali superiori al 25% nell’arco di un decennio. La conseguenza? Interi quartieri si svuotano, la presenza delle imprese artigiane si dirada e il rischio di desertificazione commerciale diventa sempre più concreto.

Segnali di resilienza e nuove opportunità

Nonostante il panorama a tinte fosche, non mancano spunti di speranza. Alcuni settori, come quello del benessere – parrucchieri, estetisti, tatuatori – e l’informatica, stanno vivendo una fase di crescita, trainati dalla domanda di servizi innovativi e personalizzati.

Qui, la digitalizzazione si sta rivelando una carta vincente: figure come gli esperti di web marketing e social media stanno guadagnando terreno, dimostrando che l’innovazione può essere la chiave per rilanciare l’intero comparto. Non è un caso che, laddove si investe in formazione e tecnologia, il settore riesca a tenere testa alle difficoltà e a intercettare le esigenze di una clientela sempre più esigente e connessa.

Le sfide del futuro: innovare senza dimenticare le radici

Guardando avanti, diventa imprescindibile puntare su interventi strategici: occorre rinnovare l’immagine del lavoro artigianale, promuovere sinergie con scuole e istituti tecnici, e incentivare l’imprenditorialità giovanile. Ma soprattutto, bisogna sfruttare tutte le potenzialità offerte dalla digitalizzazione: dall’e-commerce agli strumenti gestionali avanzati, ogni innovazione può rappresentare un’opportunità per rendere il settore più attrattivo e competitivo. Solo così sarà possibile invertire la rotta e restituire agli artigiani quel ruolo centrale che hanno sempre avuto nella storia economica e sociale del nostro Paese.

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