Lavoro Pensioni Come scegliere quanto versare in un fondo pensione

Come scegliere quanto versare in un fondo pensione

Guida su come scegliere l'importo da versare in un fondo pensione, sfruttando deduzioni fiscali e garantendo una pensione adeguata.

27 Giugno 2025 18:00

In Italia, parlare di futuro previdenziale significa inevitabilmente confrontarsi con la necessità di costruire una pensione integrativa che possa davvero garantire tranquillità economica. Ormai non si tratta più di una scelta, ma di una vera e propria esigenza, soprattutto se si considera che il sistema pubblico, da solo, difficilmente riuscirà a mantenere il tenore di vita desiderato.

Per questo motivo, oggi il fondo pensione rappresenta una delle soluzioni più concrete e intelligenti per chi vuole tutelare il proprio domani.

L’importanza di una strategia previdenziale su misura

Non è mai troppo presto per iniziare a pianificare: chi sceglie di versare regolarmente in un fondo pensione già dai trent’anni, magari anche solo 140 euro al mese, potrà sfruttare al massimo il potere della capitalizzazione composta. Questo significa, in parole povere, far lavorare i propri soldi per sé, anno dopo anno, fino a costruire un capitale davvero significativo.

Gli esperti consigliano di destinare tra il 10% e il 15% del reddito mensile a questa forma di risparmio, ma il vero segreto sta nel personalizzare il piano in base alle proprie esigenze e obiettivi di vita. Il traguardo? Riuscire ad avere una pensione complessiva che copra almeno il 70-80% dell’ultimo stipendio, per non dover rinunciare a nulla una volta lasciato il lavoro.

Vantaggi fiscali: il valore aggiunto che fa la differenza

Un altro aspetto che rende la pensione integrativa così interessante è la possibilità di beneficiare di vantaggi fiscali davvero notevoli. Parliamo di una deducibilità fino a 5.164 euro all’anno, una tassazione ridotta sui rendimenti – solo il 20% invece del 26% previsto per altre forme di investimento – e un’aliquota al momento del riscatto che può scendere addirittura al 9%.

Per fare un esempio concreto, un lavoratore di 35 anni con un reddito lordo di 40.000 euro che versa 150 euro al mese più il TFR, riesce a mettere da parte oltre 4.200 euro all’anno. Con un’aliquota IRPEF del 35%, il risparmio fiscale annuo supera i 1.400 euro. Se poi si ipotizza un rendimento medio del 4% su 30 anni, il capitale finale può superare la soglia dei 250.000 euro.

Una scelta di sicurezza e lungimiranza

Affidarsi a un fondo pensione non è solo una questione di opportunità, ma di vera e propria strategia per mettere al sicuro il proprio futuro. La previdenza complementare permette di costruire un cuscinetto finanziario che può fare la differenza tra vivere serenamente la pensione o dover rivedere i propri piani.

In un contesto di incertezza per il sistema pubblico, ogni passo fatto oggi nella direzione di una pensione integrativa rappresenta un investimento sulla propria serenità di domani. Per questo, valutare attentamente i vantaggi fiscali e sfruttare al massimo il risparmio fiscale sono scelte che ogni lavoratore dovrebbe considerare con la massima attenzione.

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