Plenitude acquisisce Acea Energia: cambia la mappa del mercato energetico
Acea vende Acea Energia a Plenitude per 588,5 milioni di euro. Operazione strategica per entrambe le società nel mercato energetico italiano.
Il mercato energetico italiano si prepara a una svolta di rilievo con l’annuncio dell’acquisizione di Acea Energia da parte di Plenitude, la società controllata da Eni. Un’operazione che si inserisce nel solco dei grandi cambiamenti in atto nel settore, capace di riscrivere gli equilibri tra i principali player e di orientare le strategie industriali dei prossimi anni.
La cifra iniziale messa sul piatto è di 588,5 milioni di euro, ma il valore complessivo potrebbe toccare quota 688,5 milioni grazie a un earn-out potenziale di 100 milioni. Un accordo che non si limita al trasferimento del 100% di Acea Energia, ma coinvolge anche il 50% di Umbria Energy, mentre alcune attività chiave resteranno saldamente sotto il controllo di Acea.
Una transazione che cambia la mappa del settore
La acquisizione rappresenta molto più di una semplice operazione finanziaria: si tratta di una mossa strategica che ridefinisce la mappa del mercato energetico nazionale. Con il via libera del Consiglio di Amministrazione di Acea, datato 24 giugno 2025, prende forma un’operazione dal valore industriale significativo. Il prezzo, fissato sulla base di un enterprise value di 460 milioni a fine 2024 e una cassa netta normalizzata di 128,5 milioni, evidenzia la volontà di entrambe le parti di rafforzare la propria posizione in un contesto sempre più competitivo.
Non va dimenticato che la chiusura dell’accordo è subordinata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolatorie, tra cui il fondamentale ok antitrust e il via libera governativo previsto dalla normativa sul golden power.
Le ragioni strategiche dietro la scelta
Per Acea, la cessione di Acea Energia si inserisce perfettamente nel piano industriale 2024-2028, che punta a concentrare risorse e investimenti nei settori regolamentati come acqua e reti elettriche. Un passaggio che permetterà di migliorare il rapporto debito/EBITDA, passando da 3,4x a 3,3x, e di liberare capitali da destinare a nuove infrastrutture.
Sul fronte opposto, Plenitude coglie al volo l’opportunità di rafforzare la propria presenza nel mercato energetico italiano, anticipando gli obiettivi di crescita fissati per il 2028 e valorizzando ogni cliente di Acea Energia attorno ai 400 euro, con un EBITDA stimato in circa 140 milioni.
Nuovi scenari e prospettive per il futuro
In definitiva, questa acquisizione apre la strada a una nuova stagione per entrambi i protagonisti. Da un lato, Acea si focalizza sulle sue attività core, mentre dall’altro Plenitude consolida il proprio ruolo di attore di primo piano, pronto a cogliere le sfide di un settore in rapida evoluzione.
Gli effetti dell’operazione si faranno sentire ben oltre i confini delle due società, influenzando dinamiche e strategie dell’intero comparto energetico nazionale. Una partita che, ancora una volta, conferma quanto sia cruciale saper anticipare i cambiamenti e muoversi con decisione nel contesto di un mercato in costante trasformazione.
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