Finanza Personale Stop a WhatsApp gratis? Ecco le novità tra ads, piani premium e canali

Stop a WhatsApp gratis? Ecco le novità tra ads, piani premium e canali

È arrivato il tanto preoccupante momento in cui WhatsApp non sarà più gratis? Scopri le novità tra ads, piani premium e canali.

18 Giugno 2025 13:00

Quando si parla di WhatsApp, viene spontaneo pensare a una piattaforma di messaggistica istantanea che ha sempre fatto della semplicità e dell’assenza di distrazioni il suo cavallo di battaglia. Eppure, i tempi cambiano e, come spesso accade nel mondo digitale, anche i colossi devono adattarsi per restare sulla cresta dell’onda.

A partire da giugno 2025, infatti, l’applicazione più amata dagli utenti di tutto il mondo si prepara a una vera e propria svolta: nuove forme di monetizzazione sono pronte a fare il loro ingresso, e la notizia ha già acceso i riflettori su un futuro che si preannuncia ricco di novità, ma anche di qualche interrogativo.

WhatsApp: una rivoluzione firmata Meta tra pubblicità e abbonamenti

Il gruppo Meta, sempre alla ricerca di nuovi equilibri tra utilità e profitti, ha deciso di rompere gli indugi e introdurre la pubblicità nella sezione Aggiornamenti di WhatsApp. Qui, tra uno Stato e l’altro, faranno capolino gli annunci, con una dinamica che richiama da vicino le Storie di Instagram.

La scelta non è casuale: parliamo di una platea di oltre 2 miliardi di utenti e 1,5 miliardi di visualizzazioni giornaliere, numeri che rendono WhatsApp una miniera d’oro per chiunque voglia farsi notare.

Ma non finisce qui: per chi desidera qualcosa in più, arrivano anche gli abbonamenti a pagamento, pensati per sbloccare contenuti esclusivi e accedere a servizi premium. Una doppia via che promette di cambiare per sempre il modo in cui interagiamo con l’app.

Canali promossi e nuove opportunità per creatori e aziende

La vera novità di WhatsApp, però, è rappresentata dai canali promossi, uno strumento che apre le porte a una nuova era per i creatori di contenuti e le aziende. Da un lato, sarà possibile mettere in evidenza i propri canali ufficiali e raggiungere un pubblico sempre più vasto; dall’altro, i contenuti premium potranno essere offerti attraverso abbonamenti mensili, creando così un ecosistema dove tutti, dal piccolo imprenditore al grande brand, possono trovare il proprio spazio.

Da sottolineare che Meta, almeno nella fase iniziale, tratterrà il 30% delle entrate generate, ma questa percentuale è destinata a ridursi fino al 10% per favorire la crescita e incentivare la produzione di contenuti di qualità. Un incentivo non da poco, che potrebbe davvero fare la differenza nel panorama digitale.

Privacy e personalizzazione: un equilibrio delicato

Non poteva mancare un’attenzione particolare al tema della privacy, vero e proprio punto cardine dell’esperienza WhatsApp. Meta ha voluto rassicurare gli utenti: gli annunci saranno personalizzati solo sulla base di parametri generici come lingua e posizione geografica, mentre i contenuti delle chat e i numeri di telefono resteranno fuori da ogni logica di profilazione pubblicitaria.

Un equilibrio delicato, insomma, tra la necessità di monetizzare e la volontà di tutelare la riservatezza degli utenti, che da sempre considerano WhatsApp come un’oasi di tranquillità digitale. Resta ora da capire come reagirà la community a questa svolta: la sfida, come spesso accade, sarà trovare il giusto compromesso tra innovazione e rispetto delle abitudini consolidate.

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