Capri multa la pubblicità aggressiva e raddoppia la tassa di sbarco
Il sindaco di Capri vieta la pubblicità aggressiva e raddoppia la tassa di sbarco per garantire un turismo regolamentato e sostenibile.
Fonte immagine: Finanza.com
C’è aria di cambiamento sull’isola di Capri, che ancora una volta si conferma laboratorio di sperimentazione per chi sogna un’accoglienza a misura d’uomo e una vacanza senza stress. La nuova ordinanza, fresca di firma del sindaco Paolo Falco, non lascia spazio a dubbi: chi sperava di “abbordare” turisti con volantini e offerte martellanti, dovrà cambiare registro. L’obiettivo? Restituire a residenti e viaggiatori quella sensazione di benessere e autenticità che, da sempre, rende l’isola azzurra una meta iconica.
Nuove regole per un’accoglienza di qualità
Stop definitivo alla pubblicità aggressiva nelle vie di Capri: il personale delle attività commerciali non potrà più fermare i visitatori per promuovere prodotti o servizi, pena sanzioni salate che arrivano fino a 700 euro.
Un giro di vite che risponde alle segnalazioni di tanti viaggiatori e alle richieste delle associazioni dei consumatori, stanche di vedere l’esperienza turistica compromessa da comportamenti invadenti. Un provvedimento che, se da un lato tutela il diritto dei turisti a godersi l’isola senza pressioni, dall’altro impone agli operatori economici di puntare su qualità e professionalità.
La sfida della gestione dei flussi: tassa di sbarco e controlli serrati
Ma la vera rivoluzione parte già da qualche mese, con il raddoppio della tassa di sbarco, passata da 2,50 a 5 euro, che mira a governare l’afflusso crescente di visitatori, in particolare dagli Stati Uniti. Una scelta coraggiosa, pensata per sostenere i costi legati ai servizi e preservare l’equilibrio di un territorio fragile.
A questo si aggiunge l’azione della Guardia di Finanza, che tra Sorrento e Capri ha portato alla luce oltre 100 lavoratori irregolari e numerose violazioni fiscali, segnalando 30 datori di lavoro e smascherando anche guide turistiche abusive. Segno che la tolleranza zero verso l’illegalità non è più solo uno slogan.
Capri punta su un turismo sostenibile
Quello che emerge è la volontà di Capri di abbracciare un modello di turismo sostenibile, capace di coniugare crescita economica e tutela dell’ambiente. Le nuove regole non sono solo un deterrente, ma un invito a ripensare l’ospitalità in chiave moderna: meno folla, più rispetto per il paesaggio e per l’esperienza dei viaggiatori.
Un percorso che richiede impegno da parte di tutti, dagli operatori alle istituzioni, ma che promette di restituire all’isola il suo fascino senza tempo, libero dalle distorsioni di un turismo “mordi e fuggi”. Perché Capri, con la sua storia e la sua bellezza, merita di essere vissuta con lentezza, autenticità e un pizzico di magia in più.
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