Musk chiede scusa a Trump: tentativo di pace?
Elon Musk si scusa per i post contro Trump: le tensioni politiche influenzano Tesla, con le azioni in crescita del 2,7% a Francoforte.
Il mondo della finanza e della tecnologia è stato recentemente scosso da un inatteso colpo di scena che ha visto protagonisti Elon Musk e Donald Trump. Dopo giorni di tensioni incandescenti, l’imprenditore visionario ha deciso di fare marcia indietro, pubblicando un messaggio di scuse che ha fatto rapidamente il giro dei social e delle principali testate internazionali.
“Mi rammarico per alcuni dei miei messaggi della scorsa settimana sul presidente Donald Trump. Sono andato troppo oltre” ha dichiarato Musk, lasciando trasparire un tentativo di distensione dopo un periodo segnato da polemiche al vetriolo.
Mask e Trump: le origini del conflitto
Tutto era iniziato quando il patron di Tesla e SpaceX aveva bollato come una vera e propria “abominazione” il nuovo disegno di legge fiscale promosso dall’amministrazione Trump. Musk aveva rincarato la dose su X (ex Twitter), pubblicando una raffica di post al vetriolo, arrivando addirittura a chiedere l’impeachment del presidente e ad alludere a presunti legami tra Trump e Jeffrey Epstein. Post che, com’è noto, sono stati successivamente rimossi dalla piattaforma, ma che hanno lasciato dietro di sé una scia di polemiche e indiscrezioni.
La risposta di Donald Trump non si è fatta attendere: il presidente ha rotto pubblicamente i ponti con Musk, ventilando “gravi conseguenze” nel caso in cui il magnate avesse continuato a sostenere i Democratici. In un clima di crescente incertezza, Trump ha comunque scelto di mantenere i servizi Starlink attivi presso la Casa Bianca, ma non ha escluso la possibilità di trasferire le operazioni di Tesla altrove, lanciando così un segnale inequivocabile agli investitori e agli addetti ai lavori.
Tentativo di pace o strategia?
Non appena le scuse di Musk sono diventate di dominio pubblico, i mercati hanno reagito con un balzo: le azioni Tesla hanno registrato un incremento del 2,7% alla borsa di Francoforte, segnale inequivocabile di quanto gli investitori fossero in attesa di una distensione tra i due giganti.
Questo episodio, oltre a sottolineare il peso specifico delle parole di Musk sui mercati globali, dimostra ancora una volta come le relazioni tra tecnologia, politica e finanza siano sempre più intrecciate, in un gioco di equilibri dove ogni dichiarazione pubblica può scatenare conseguenze imprevedibili.
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