Fisco Fotovoltaico e dichiarazione dei redditi: guida alla compilazione

Fotovoltaico e dichiarazione dei redditi: guida alla compilazione

Obblighi fiscali per i proventi dal fotovoltaico: dichiarazione redditi e novità dal 2025 con la precompilata per impianti fino a 20 kW.

6 Giugno 2025 17:00

Negli ultimi anni, il fotovoltaico ha conquistato un ruolo da protagonista nelle strategie domestiche per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. Sempre più famiglie scelgono di installare pannelli solari sul tetto di casa, sia per abbattere i costi delle bollette sia per contribuire attivamente alla transizione ecologica.

Il punto cruciale, spesso sottovalutato, riguarda la tassazione dell’energia generata e ceduta. Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate, i ricavi derivanti dalla vendita dell’energia prodotta in eccesso non possono essere considerati come semplici guadagni accessori. Al contrario, vengono inquadrati come “redditi diversi”, ai sensi dell’articolo 67 del TUIR, e devono essere inseriti nella dichiarazione dei redditi.

Questo significa che, anche se la produzione di energia non rappresenta un’attività imprenditoriale continuativa, il fisco non chiude certo un occhio: la trasparenza e la corretta dichiarazione sono fondamentali per evitare brutte sorprese.

Per chi utilizza il Modello 730, la strada è già tracciata: occorre compilare il Quadro D, precisamente al rigo D5, codice 1. Qui vanno indicati, senza alcuna riduzione, tutti gli importi percepiti dalla vendita dell’energia in eccesso. Chi invece si affida al Modello Redditi Persone Fisiche dovrà rivolgere l’attenzione al Quadro RL.

Fotovoltaico e dichiarazione dei redditi: una novità

Un cambiamento significativo si profila all’orizzonte. Dal 2025, infatti, l’Agenzia delle Entrate introdurrà una novità destinata a semplificare la vita dei produttori domestici di energia. I redditi derivanti dalla vendita di energia tramite ritiro dedicato saranno inseriti automaticamente nella dichiarazione redditi precompilata. Questa innovazione riguarderà i proprietari di un impianto fotovoltaico fino a 20 kW che hanno scelto questa modalità di cessione o che hanno beneficiato del superbonus 110.

Un capitolo a parte merita il superbonus 110, il celebre incentivo che ha permesso a migliaia di famiglie di installare impianti fotovoltaici praticamente a costo zero. Chi ha beneficiato di questa agevolazione è tenuto, per legge, a stipulare la convenzione RID per la cessione dell’energia in eccesso. Anche in questo caso, il GSE funge da intermediario, garantendo il pagamento mensile e la trasmissione dei dati necessari per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.

 

Non bisogna poi dimenticare che la dichiarazione redditi rappresenta un momento chiave per chi produce e vende energia fotovoltaica. Dal 2025, la precompilata renderà tutto più semplice, ma fino ad allora è fondamentale prestare la massima attenzione nella compilazione dei modelli fiscali. Un errore o una dimenticanza possono costare caro, sia in termini economici sia in termini di serenità familiare.

In definitiva, scegliere il fotovoltaico significa non solo abbracciare la sostenibilità, ma anche assumersi la responsabilità di una gestione fiscale attenta e conforme alle normative. Tra tassazione energia, ritiro dedicato, superbonus 110 e dichiarazione redditi, il percorso può sembrare tortuoso, ma con le giuste informazioni e un pizzico di attenzione, è possibile trasformare ogni adempimento in un’opportunità per valorizzare al meglio il proprio investimento energetico.

Se vuoi aggiornamenti su Fisco inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.