Finanza Personale Decreto Sicurezza: stretta su occupazioni e manifestazioni

Decreto Sicurezza: stretta su occupazioni e manifestazioni

Il decreto sicurezza introduce norme per contrastare illegalità, rafforzare l'ordine pubblico e proteggere cittadini e forze dell'ordine.

5 Giugno 2025 09:08

Il nuovo decreto sicurezza varato dal governo italiano rappresenta una svolta decisa nel contrasto a fenomeni di illegalità che da troppo tempo mettono a dura prova il tessuto sociale e la convivenza civile nelle nostre città.

Una risposta concreta a richieste che arrivano tanto dai cittadini quanto dagli operatori delle forze dell’ordine, spesso lasciati soli a fronteggiare situazioni di emergenza e degrado. Non si tratta soltanto di un inasprimento delle pene, ma di una ridefinizione dell’intero sistema di prevenzione e repressione, con una serie di misure che puntano a ristabilire un clima di ordine pubblico e a restituire fiducia nelle istituzioni.

Decreto sicurezza: lotta all’occupazione abusiva

Il cuore pulsante di questo provvedimento riguarda la lotta all’occupazione abusiva degli immobili, fenomeno che, specie nelle grandi città, ha assunto proporzioni preoccupanti. Ora, chi si rende protagonista di simili condotte, si troverà a dover fare i conti con una stretta senza precedenti: l’occupazione arbitraria di immobili diventa infatti un vero e proprio reato, punito con la reclusione da due a sette anni.

Un segnale forte, soprattutto nei casi in cui le vittime sono soggetti vulnerabili o si tratta di edifici pubblici, perché il diritto alla casa e alla proprietà privata non può essere sacrificato sull’altare della prepotenza o dell’illegalità. Non solo: le procedure di sgombero saranno accelerate, con l’obiettivo di restituire quanto prima gli immobili ai legittimi proprietari, ponendo così un argine a quelle situazioni di stallo che, in passato, hanno alimentato tensioni e conflitti.

Blocchi stradali causati da manifestazioni

Ma il decreto sicurezza non si limita a questo. Un altro punto nevralgico è la nuova disciplina sui blocchi stradali causati da manifestazioni: non più semplice illecito amministrativo, ma reato vero e proprio, punibile con la reclusione fino a un mese e una multa che può arrivare a 300 euro. E se il blocco è frutto di una manifestazione collettiva e organizzata, le pene si fanno ancora più severe, raddoppiando.

Una risposta a chi, in nome di proteste o rivendicazioni, pensa di poter paralizzare la circolazione e mettere a rischio la sicurezza di tutti. Qui, la logica è chiara: la libertà di manifestare non può mai tradursi in prevaricazione degli altri o in pericolo per la comunità.

Decreto sicurezza e sicurezza urbana

Il decreto sicurezza presta particolare attenzione anche alla tutela dei minori. Chi li impiega nell’accattonaggio sarà colpito da sanzioni specifiche, perché sfruttare l’infanzia per fini illeciti rappresenta una delle forme più odiose di violazione dei diritti fondamentali. Sul fronte della sicurezza urbana, invece, si registra una significativa estensione del DASPO: potrà essere applicato anche a chi, negli ultimi cinque anni, sia stato semplicemente denunciato per reati contro la persona o il patrimonio, con una particolare attenzione alle aree di trasporto pubblico, spesso teatro di episodi di microcriminalità e degrado.

Completa il quadro un vero e proprio piano nazionale per la ricognizione delle occupazioni abusive, con l’obbligo di definire entro 60 giorni piani provinciali per l’esecuzione degli sgomberi, anche ricorrendo, se necessario, all’impiego della forza pubblica. Un meccanismo che punta a superare le lungaggini burocratiche e a garantire una risposta tempestiva e coordinata su tutto il territorio nazionale.

Il nuovo decreto sicurezza segna una svolta nella gestione dell’ordine pubblico e nella tutela della sicurezza urbana, offrendo strumenti più efficaci contro l’occupazione abusiva e gli altri fenomeni di illegalità diffusa. Una strategia che, pur nella sua fermezza, mira a ristabilire il giusto equilibrio tra diritti e doveri, sicurezza e libertà, nell’interesse di tutti i cittadini.

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