Fisco Affitto e 730: le detrazioni per casa privata e popolare

Affitto e 730: le detrazioni per casa privata e popolare

Ottieni il massimo risparmio fiscale grazie alle detrazioni sull'affitto nel 730 per casa privata e popolare.

30 Maggio 2025 17:30

Quando si parla di risparmio sulle tasse, pochi strumenti sono efficaci come la detrazione fiscale per chi vive in affitto. Spesso sottovalutata o poco conosciuta, questa opportunità rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per il portafoglio di chi, ogni mese, versa il canone per l‘affitto dell’abitazione principale.

Ma attenzione: il segreto per ottenere il massimo vantaggio fiscale non sta solo nel dichiarare l’affitto, bensì nel conoscere a fondo tutte le sfumature della normativa e nel saper scegliere il contratto di locazione più adatto alla propria situazione. In un panorama normativo in continuo mutamento, districarsi tra le varie opzioni non è sempre una passeggiata, ma con qualche dritta e un pizzico di attenzione si può davvero fare la differenza.

Affitto e 730: come funziona la detrazione

In Italia, il Fisco premia chi sceglie di vivere in affitto con detrazioni che variano in base a diversi fattori, tra cui il tipo di contratto, l’età del conduttore e il reddito complessivo dichiarato. Sembra una giungla, ma in realtà ci sono regole ben precise che, una volta comprese, permettono di orientarsi con maggiore sicurezza e, soprattutto, di evitare errori che potrebbero costare cari. La prima domanda da porsi è: quale tipologia di contratto conviene di più dal punto di vista fiscale?

Se si opta per il classico contratto d’affitto a canone libero, il beneficio fiscale non è certo da buttare via, ma bisogna sapere che le cifre non sono esorbitanti: per chi ha un reddito complessivo fino a 15.493,71 euro, la detrazione ammonta a 300 euro, mentre chi supera questa soglia e si colloca tra 15.493,72 e 30.987,41 euro vede la detrazione dimezzarsi a 150 euro. Insomma, meglio di niente, ma chi spera in un rimborso corposo dovrà guardare altrove.

Il vero salto di qualità si ottiene con il contratto d‘affitto a canone concordato. Qui le cifre cambiano sensibilmente: si arriva a 495,80 euro di detrazione per i redditi più bassi e a 247,90 euro per quelli intermedi. E per i giovani sotto i 30 anni, il vantaggio si fa ancora più interessante, visto che la detrazione può addirittura raddoppiare, offrendo una marcia in più proprio a chi si affaccia al mondo del lavoro e ha bisogno di una spinta iniziale. Una scelta che, in molti casi, si rivela vincente anche sul lungo periodo.

Non finisce qui. Per i lavoratori che, per esigenze professionali, sono costretti a trasferirsi lontano dalla propria residenza, la normativa riserva un trattamento di favore: la detrazione fiscale può arrivare fino a 991,60 euro per chi rientra nella fascia di reddito più bassa, e a 495,80 euro per chi si colloca nella fascia intermedia. L’unico vincolo è che l’abitazione in affitto si trovi ad almeno 100 km di distanza dalla residenza abituale. Un incentivo concreto, pensato proprio per chi affronta il doppio costo di mantenere una casa lontano da casa.

Quali detrazioni per le case popolari

Una nota dolente, invece, riguarda chi vive in alloggi di edilizia residenziale pubblica: dal 2024, i canoni pagati per le case popolari non sono più detraibili, né tramite il modello 730 né attraverso il modello Redditi PF. Una novità che ha lasciato l’amaro in bocca a molti, privando una fascia fragile della popolazione di un beneficio che in passato aveva rappresentato un piccolo ma importante aiuto.

Per chi vuole massimizzare il risparmio, la parola d’ordine è pianificazione. È fondamentale valutare con attenzione quale contratto di locazione scegliere, tenendo conto non solo del canone, ma anche delle implicazioni fiscali. Monitorare la propria fascia di reddito complessivo è altrettanto cruciale, perché basta superare una soglia per vedere il beneficio ridursi sensibilmente. E non bisogna dimenticare che età, condizione lavorativa e distanza dalla residenza possono giocare un ruolo determinante nell’aumentare la detrazione fiscale spettante.

In un contesto così articolato, affidarsi a un CAF o a un commercialista può fare la differenza tra un risparmio concreto e la perdita di opportunità importanti. Gli esperti, infatti, conoscono tutte le pieghe della normativa e possono suggerire strategie personalizzate per sfruttare al massimo ogni possibilità di risparmio. D’altronde, quando si tratta di tasse, ogni euro risparmiato è un euro guadagnato: e chi vive in affitto, oggi più che mai, ha tutto l’interesse a non lasciare nulla di intentato.

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