Lavoro Pensioni In pensione prima se hai la patente: ecco come funziona

In pensione prima se hai la patente: ecco come funziona

Scopri come ottenere 5 anni di contributi INPS grazie alla patente di guida. Una misura innovativa per andare in pensione prima.

23 Maggio 2025 10:28

Un’iniziativa tanto innovativa quanto sorprendente è stata introdotta dall’INPS, trasformando un documento comune in un passaporto verso la pensione anticipata. L’istituto previdenziale ha infatti reso possibile il riconoscimento di ben cinque anni di contributi pensionistici presentando semplicemente la propria patente di guida. Questa misura, pensata per agevolare i lavoratori, richiede come unica condizione il versamento di almeno tre anni di contributi negli ultimi cinque anni.

La semplicità di questa iniziativa è un segnale chiaro: l’obiettivo è eliminare la complessità burocratica che spesso scoraggia i cittadini. Grazie a questa nuova possibilità, il percorso verso il pensionamento diventa più diretto, offrendo un supporto concreto a chi ha mantenuto una regolarità contributiva recente.

Un’opportunità unica per i lavoratori

La patente di guida, che fino a ieri era solo un documento di identificazione e autorizzazione alla guida, si trasforma in un vero e proprio strumento previdenziale. Non è un’esagerazione dire che questa misura cambia il modo in cui i lavoratori possono approcciarsi al proprio futuro. La prospettiva di ottenere cinque anni di contributi pensionistici è una svolta significativa, soprattutto in un contesto in cui le incertezze lavorative e previdenziali sono all’ordine del giorno.

La procedura per accedere a questo beneficio è stata pensata per essere intuitiva e alla portata di tutti. L’INPS ha lavorato per garantire che il processo fosse privo di ostacoli inutili, rendendo l’intero iter snello e trasparente. Non si tratta solo di un aiuto economico, ma di una vera e propria strategia per migliorare la qualità della vita dei lavoratori italiani.

Come funziona

Questa agevolazione apre la strada a un pensionamento più sereno, permettendo a molti di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e di godere di una pensione più lunga. La possibilità di vivere questa fase della vita con maggiore vitalità e tranquillità rappresenta un traguardo importante, soprattutto per chi ha lavorato duramente per anni. Per aderire servono almeno 5 anni maturati con assicurazione e contribuzione. Ma con almeno 3 anni di contributi versati negli ultimi 5 (si fa riferimento al periodo precedente alla presentazione della domanda) i cittadini patentati, facendosi identificare proprio con la licenza di guida, possono ottenere un anticipo dei tempi maturati per arrivare alla pensione vera e propria.

Se invece la pensione dovesse andare ai familiari questa diventerà una pensione indiretta, ma servono altri requisiti: il defunto deve aver versato 15 anni di contributi o 5 anni di cui tre versati negli ultimi anni.

Nonostante il consenso di molti cittadini, non mancano le voci critiche. Alcuni esperti sollevano dubbi sulla sostenibilità a lungo termine di una misura così generosa. Tuttavia, è indubbio che l’INPS abbia dimostrato una volontà concreta di rispondere alle esigenze dei lavoratori, cercando soluzioni innovative per le sfide del sistema pensionistico italiano.

 

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