Cartelle esattoriali: ultime novità tra condoni e nuove strategie
Approfondimento sulle cartelle esattoriali inesigibili: dati, condono tombale e novità dal Testo unico della riscossione in vigore dal 2025.
Un gigantesco macigno grava sulle casse del sistema fiscale italiano, con oltre un terzo dei crediti accumulati ormai ritenuti definitivamente perduti. Questo fardello si traduce in ben 537 miliardi di euro di debiti irrecuperabili, mentre altri 1.272 miliardi restano in sospeso, bloccati in un “magazzino fiscale” che appare sempre più ingolfato. Il tema delle cartelle esattoriali inesigibili non è più un semplice problema amministrativo, ma una questione che rischia di compromettere la tenuta stessa del sistema di riscossione.
Le cartelle esattoriali inesigibili
Quando un contribuente si rivela irreperibile, nullatenente o, in alcuni casi, deceduto, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) si trova di fronte a un muro insormontabile. La mancata riscossione di questi crediti genera un accumulo di somme che, pur esistendo sulla carta, sono destinate a non tradursi mai in entrate effettive. La Commissione speciale sul sistema fiscale ha recentemente acceso i riflettori su questa problematica, sottolineando come essa rappresenti un freno all’efficienza dell’intero apparato.
Tra le soluzioni proposte, spicca l’ipotesi di un condono tombale, un intervento straordinario che mira a cancellare definitivamente i debiti più datati e ormai considerati inesigibili. Questa misura, che potrebbe riguardare principalmente le posizioni risalenti al periodo 2000-2010, ha lo scopo di liberare risorse amministrative e focalizzarle sui crediti ancora recuperabili. Tuttavia, la proposta non manca di suscitare polemiche: se da un lato potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per l’amministrazione fiscale, dall’altro rischia di inviare un messaggio ambiguo ai contribuenti, alimentando la percezione di una tolleranza verso l’evasione fiscale.
Le ultime novità sulla riscossione delle cartelle
Un cambio di rotta significativo potrebbe arrivare con l’entrata in vigore del nuovo Testo unico della riscossione. Questo Decreto Legislativo, con il numero 33 del 24 marzo 2025, introduce una serie di novità che promettono di rivoluzionare il sistema di gestione delle cartelle. Tra queste, spicca il “discarico automatico o anticipato” delle cartelle inesigibili, una disposizione che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026. Grazie a questa norma, l’AdER potrà eliminare automaticamente dai registri i crediti ritenuti irrecuperabili, anche prima del termine quinquennale attualmente previsto. Inoltre, per i carichi affidati a partire dal 2025, sarà possibile comunicare telematicamente agli enti creditori il discarico anticipato, snellendo ulteriormente i processi.
Secondo i dati presentati dalla Ragioneria dello Stato durante un’audizione presso la Commissione Finanze del Senato, il magazzino fiscale italiano ha subito una svalutazione pari al 96,14%. Questo dato, di per sé impressionante, evidenzia la necessità di un intervento strutturale che consenta di bilanciare l’esigenza di recuperare il recuperabile con quella di non sprecare risorse in tentativi destinati al fallimento. Il nuovo quadro normativo, con tutte le sue promesse di modernizzazione, rappresenta un banco di prova cruciale per l’intero sistema.
In un contesto così complesso, il vero nodo da sciogliere sarà la capacità di promuovere una maggiore responsabilità fiscale tra i contribuenti. Solo così si potrà evitare che misure straordinarie, come il condono tombale, vengano percepite come un incentivo a comportamenti fiscalmente scorretti. Al tempo stesso, sarà fondamentale garantire che il nuovo sistema di riscossione sia in grado di affrontare con efficacia le sfide di un magazzino fiscale sempre più difficile da gestire.
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