Fisco Dichiarazioni ISEE: come correggere gli errori nella DSU per evitare sanzioni

ISEE: come correggere gli errori nella DSU per evitare sanzioni

Guida su come correggere errori nella DSU per l'ISEE, evitare sanzioni e garantire l'accesso ai benefici sociali agevolati.

21 Maggio 2025 10:26

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) rappresenta una delle procedure più delicate per accedere ai benefici sociali in Italia. Ogni anno, oltre 8 milioni di famiglie si confrontano con la compilazione di questo documento, essenziale per calcolare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Tuttavia, gli errori nell’ISEE possono avere conseguenze pesanti, sia in termini economici che legali, mettendo a rischio l’accesso ai benefici sociali e portando a sanzioni fino a 5.000 euro.

Compilare la DSU in modo errato può influenzare il valore dell’ISEE in due direzioni opposte: da un lato, un ISEE ingiustificatamente alto può escludere il dichiarante da bonus e agevolazioni a cui avrebbe diritto; dall’altro, un ISEE artificiosamente basso può comportare gravi responsabilità civili e penali. È fondamentale ricordare che la DSU è un’autocertificazione e, come tale, attribuisce la piena responsabilità al cittadino. L’INPS, attraverso controlli incrociati con le banche dati fiscali, individua rapidamente eventuali discrepanze, bloccando l’erogazione dei benefici in caso di anomalie.

Come correggere la DSU

La soluzione più efficace per risolvere gli errori nella DSU è la correzione della DSU stessa. Questo processo può essere effettuato comodamente online, tramite il portale INPS, oppure presso un CAF autorizzato. Una volta presentata la dichiarazione corretta, questa sostituirà integralmente quella precedente, permettendo un ricalcolo accurato dell’ISEE. Tuttavia, continuare a utilizzare un’attestazione con annotazioni di difformità potrebbe comportare richieste di documentazione aggiuntiva da parte degli enti erogatori, che hanno piena discrezionalità nella valutazione delle domande.

Nel caso di errori nei dati precompilati forniti dalle banche dati amministrative, è possibile presentare osservazioni all’INPS entro 10 giorni oppure autocertificare le informazioni corrette. Tuttavia, è importante sottolineare che l’annotazione di difformità rimarrà visibile sull’attestazione. Questo può complicare ulteriormente l’accesso ai benefici sociali, specialmente in presenza di scadenze stringenti per bandi o graduatorie.

In situazioni in cui l’errore è attribuibile al CAF, il cittadino può valutare la possibilità di richiedere un risarcimento per negligenza. Tuttavia, la responsabilità legale principale rimane sempre del dichiarante. Questo rende ancora più importante prestare la massima attenzione durante la compilazione della DSU, verificando accuratamente ogni dato inserito.

Agire tempestivamente è cruciale. Correggere gli errori nella DSU non solo evita penalizzazioni economiche e legali, ma garantisce anche il diritto a ricevere i benefici sociali. È un passaggio essenziale per tutelare il proprio benessere economico e accedere alle agevolazioni previste dalla legge.

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