Lavoro Orari visite fiscali: le novità dall’INPS

Orari visite fiscali: le novità dall’INPS

Aggiornamenti su diritti dei lavoratori in malattia, periodo di comporto, indennità e novità INPS per semplificare le visite fiscali.

19 Maggio 2025 17:22

La gestione della malattia dei dipendenti è un tema di cruciale importanza, disciplinato da regole precise che i lavoratori devono conoscere per tutelare i propri diritti e adempiere ai propri doveri. Con le recenti innovazioni digitali introdotte dall’INPS, i datori di lavoro possono ora richiedere controlli medici direttamente dal portale dell’istituto, contestualmente all’invio del certificato medico. Questa semplificazione mira a migliorare l’efficienza del monitoraggio delle assenze e garantire una maggiore trasparenza nel processo.

Quando un dipendente si ammala, è obbligato a informare tempestivamente il datore di lavoro e a far trasmettere il certificato medico all’INPS in modalità telematica. Durante il periodo di assenza, il lavoratore deve rispettare le fasce orarie di reperibilità per le visite fiscali, stabilite dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, inclusi weekend e giorni festivi. La mancata osservanza di queste regole può comportare gravi conseguenze, tra cui la perdita dell’indennità e, nei casi più estremi, il licenziamento.

Come funziona il periodo di malattia

Un aspetto fondamentale da considerare è il cosiddetto periodo di comporto, ossia il tempo massimo di assenza per malattia durante il quale il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto. Questo limite, generalmente fissato a 180 giorni annui, varia in base ai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL). Superare tale soglia può autorizzare il datore di lavoro a procedere con il licenziamento, salvo eccezioni legate a specifiche inadempienze aziendali, come quelle relative alla sicurezza sul lavoro.

Dal punto di vista economico, il sistema di retribuzione durante la malattia prevede due fasi distinte. Nei primi tre giorni di assenza, noti come “periodo di carenza”, il pagamento è interamente a carico del datore di lavoro. A partire dal quarto giorno, subentra l’INPS con un’indennità che oscilla tra il 50% e il 66,66% della retribuzione giornaliera, a cui può aggiungersi un’integrazione del datore di lavoro, secondo quanto previsto dal CCNL applicato. È importante sottolineare che alcune categorie professionali, come collaboratori domestici, dirigenti e portieri, seguono normative specifiche che potrebbero escluderli dal diritto all’indennità INPS standard.

Le novità sulle visite fiscali INPS

L’INPS, attraverso il messaggio n. 1505/2025, ha introdotto un’innovazione significativa: la possibilità per i datori di lavoro di richiedere controlli medici in modo rapido e digitale. Questa novità non solo riduce i tempi burocratici, ma rafforza anche il controllo sulle assenze, contribuendo a prevenire eventuali abusi.

Infine, è essenziale che i lavoratori conoscano a fondo i propri diritti e doveri per evitare situazioni spiacevoli. Ignorare le normative vigenti può infatti tradursi in sanzioni economiche o, nei casi più gravi, nella perdita del posto di lavoro. Rispettare le regole e mantenere una comunicazione chiara con il datore di lavoro sono passi fondamentali per garantire una gestione serena e trasparente della malattia.

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