Fisco Tasse e imposte Riallineamento delle accise: quanto ci guadagna lo Stato?

Riallineamento delle accise: quanto ci guadagna lo Stato?

Riallineamento accise: riduzione per benzina, aumento per gasolio. Scopri l'impatto economico e le implicazioni per gli automobilisti.

18 Maggio 2025 09:30

Il recente Decreto interministeriale del 14 maggio 2025 segna un nuovo capitolo per le accise sui carburanti in Italia, con una misura che ridisegna l’equilibrio tra benzina e gasolio. Il riallineamento delle accise, infatti, prevede una riduzione di 1,5 centesimi al litro per la benzina, bilanciata da un aumento equivalente per il gasolio. Questa scelta, apparentemente neutrale, cela implicazioni economiche e sociali di grande rilievo.

Con le nuove accise entreranno più di 250 milioni di euro nelle casse statali

Uno degli effetti più evidenti di questa rimodulazione è l’incremento del gettito fiscale. Si stima che tale intervento porterà nelle casse dello Stato oltre 250 milioni di euro, destinati principalmente al Fondo nazionale per il trasporto pubblico e al rinnovo dei contratti nel settore. Un impatto che riflette le abitudini di consumo energetico degli italiani e che avrà ripercussioni significative sulla mobilità.

Il parco auto italiano è composto da circa 40,5 milioni di veicoli, di cui il 42% alimentato a benzina (17 milioni) e il 40,9% a gasolio (16,6 milioni). Le auto ibride e quelle a GPL rappresentano rispettivamente il 5,3% e il 6,5% del totale. Tuttavia, l’età media del parco circolante, pari a 12,8 anni, incide negativamente sull’efficienza energetica e sull’impatto ambientale. Questo invecchiamento, combinato con il predominio dei veicoli diesel, evidenzia un modello di consumo ancora fortemente orientato verso il gasolio.

Nel 2024, i consumi dei carburanti hanno registrato una netta disparità: mentre la benzina si è fermata a 11,6 miliardi di litri, il gasolio ha raggiunto i 28,3 miliardi di litri. Questa differenza di 16,7 miliardi di litri sottolinea come l’aumento delle accise sul gasolio rappresenti una leva fiscale molto più redditizia rispetto alla riduzione concessa sulla benzina. Per gli automobilisti con vetture diesel, ciò si traduce in un costo aggiuntivo di circa 75 centesimi per un pieno da 50 litri, mentre i proprietari di auto a benzina beneficeranno di un risparmio analogo. Tuttavia, data la maggiore percorrenza media dei veicoli diesel, l’impatto economico complessivo risulterà più gravoso per questa categoria.

Questo provvedimento si inserisce in una strategia a lungo termine che mira a eliminare i sussidi dannosi per l’ambiente e a uniformare le accise tra benzina e gasolio entro il 2030. Sebbene tale obiettivo sia in linea con le politiche di sostenibilità, resta cruciale monitorare le ricadute economiche sulle fasce più vulnerabili della popolazione.

Se vuoi aggiornamenti su Fisco inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.