Lavoro Trattamento di fine mandato e tassazione: cosa devi sapere subito

Trattamento di fine mandato e tassazione: cosa devi sapere subito

Il Trattamento di Fine Mandato offre benefici fiscali ad aziende e amministratori: scopri come funziona, requisiti e cosa devi sapere subito.

9 Settembre 2025 15:30

Ogni realtà aziendale ambiziosa cerca strumenti efficaci per rendere più solida la propria politica retributiva e, al tempo stesso, migliorare la gestione fiscale. In questo scenario, il Trattamento di Fine Mandato si rivela una soluzione particolarmente vantaggiosa: questa forma di retribuzione posticipata, nota anche come TFM, garantisce vantaggi fiscali sia per l’impresa sia per gli amministratori, che possono contare su un premio tangibile al termine del loro mandato.

Allo stesso tempo, si tratta di un segnale di grande attenzione verso i vertici societari, poiché valorizza il lavoro svolto e ne riconosce l’importanza strategica nell’equilibrio complessivo della governance.

Trattamento di fine mandato: processi di definizione e valore della deducibilità

Prima di tutto, l’azienda deve ufficializzare il Trattamento di Fine Mandato attraverso una chiara delibera da parte degli organi competenti. È da qui che nasce la deducibilità fiscale, poiché le somme accantonate possono essere portate in deduzione nel periodo di competenza, risultando in un risparmio concreto per la società.

Un ulteriore vantaggio risiede nella tassazione separata che, al momento dell’erogazione, permette all’amministratore di beneficiare di un’aliquota IRPEF media (calcolata sugli ultimi cinque anni) spesso inferiore rispetto a quella ordinaria. Questa combinazione di vantaggi rende il TFM un meccanismo altamente flessibile e conveniente per tutti i soggetti coinvolti.

Affinché il Trattamento di Fine Mandato funzioni al meglio, è cruciale predisporre un accurato accantonamento delle somme durante i vari esercizi sociali. Questo step, se gestito con puntualità e trasparenza, evita contestazioni e garantisce il buon esito del processo nel momento in cui si dovrà liquidare l’importo destinato all’amministratore uscente.

La formalizzazione della previsione di questa remunerazione extra spetta all’assemblea dei soci, sede in cui vanno stabiliti in modo inequivocabile sia il criterio di calcolo sia l’entità stessa della prestazione. Seguendo questa linea, l’azienda consolida al meglio la gestione della propria contabilità, dimostrando solidità organizzativa e pianificazione lungimirante.

Valore strategico e incentivazione per i manager

Oltre agli evidenti benefici fiscali, il sistema di incentivazione amministratori costituisce una leva fondamentale per attrarre e fidelizzare talenti nelle posizioni chiave. Offrire una prospettiva di guadagno futuro su base contrattuale genera motivazione a lungo termine, favorisce la continuità gestionale e contribuisce a mantenere alto il livello di coinvolgimento.

In un mercato fortemente competitivo, poter contare su un Trattamento di Fine Mandato ben strutturato diviene un elemento tangibile di distinzione rispetto ad altre realtà, evidenziando la sensibilità dell’impresa verso chi ne guida lo sviluppo e la crescita. Di conseguenza, si crea un equilibrio che premia merito e competenza, consentendo alle società di beneficiare di performance eccellenti nel tempo.

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