Lavoro Settembre nero per i trasporti: scioperi in arrivo

Settembre nero per i trasporti: scioperi in arrivo

Settembre nero per i trasporti: scioperi di treni, aerei e mezzi pubblici in Italia con possibili disagi, impatti su turismo e logistica

28 Agosto 2025 09:17

Settembre  si preannuncia come un periodo a dir poco complesso per l’Italia, sono in arrivo giornate di scioperi. La mobilità nazionale, già provata negli ultimi mesi, sembra destinata a vivere un nuovo clima di tensione, scandito da una serie di scioperi pronti a bloccare le principali arterie di viaggio.

Nell’aria si avverte un senso di preoccupazione diffusa, con diverse aziende che tentano di predisporre soluzioni contingenti per evitare ulteriori disagi. Parallelamente, a preoccupare è anche la crescente instabilità che potrebbe ripercuotersi su altri settori, spingendo molti osservatori a interrogarsi sull’eventuale ricaduta di queste iniziative sindacali sull’economia complessiva del Paese.

Settembre nero: gli effetti a catena sulla rete di viaggio per i prossimi scioperi

Il primo blocco di grande rilievo interesserà i treni, che subiranno fermi scaglionati lungo il mese, nello specifico il comparto ferroviario sarà fermo il 4 e il 5 settembre per 21 ore.  A seguire, gli aerei incroceranno le braccia 6 e il 26 settembre, moltiplicando i disagi per chi ha in programma voli nazionali o internazionali.

A complicare il quadro, il 16 e il 17 settembre sarà la volta degli scioperi del trasporto merci su rotaia subirà anch’essa interruzioni significative,  con possibili ritardi nelle consegne che andranno ad aggravare il già congestionato sistema di distribuzione.

Mentre per il trasporto pubblico locale è già prevista una fitta rete di scioperi. Il 15 settembre  ad esempio i disagi sono previsti in Umbria, e a la Spezia, Pisa, e Ravenna.

Ricadute sul settore turistico e sull’economia

Come è facile immaginare, il settore turistico teme una flessione nelle presenze, poiché le limitazioni agli spostamenti dovute agli scioperi possono scoraggiare i visitatori, sia italiani sia stranieri. La minor affluenza potrebbe danneggiare gli operatori alberghieri, i ristoranti e tutta la filiera legata alle esperienze di viaggio.

Inoltre, i mercati finanziari stanno già manifestando segnali di nervosismo: le oscillazioni al ribasso dei titoli di compagnie aeree, società ferroviarie e catene alberghiere ne sono la prova più palese. Il timore degli investitori è che un’estensione della fase di stallo nei collegamenti possa generare un effetto domino con conseguenze ancora più estese e difficilmente prevedibili.

 

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