Lavoro Pensioni Quattordicesima pensionati, pagamenti in ritardo: tutti i dettagli

Quattordicesima pensionati, pagamenti in ritardo: tutti i dettagli

Tutto sulla quattordicesima pensionati 2025: chi ne ha diritto, quali sono gli importi, quando arriva e cosa fare se non viene erogata dall’INPS.

Pubblicato 22 Luglio 2025 Aggiornato 24 Luglio 2025 10:07

L’aria di rinnovato sostegno per chi fatica a mantenere il proprio tenore di vita si fa più concreta con l’avvento del 2025: per molte persone anziane, l’integrazione al reddito non è un semplice aiuto, ma una vera boccata d’ossigeno.

Questa misura, che torna a offrire un contributo sicuro a chi ha più bisogno, rappresenta un passo avanti nel riconoscimento del valore di chi ha lavorato una vita intera. Grazie a un quadro di regole ben definito e a una visione tesa a tutelare i redditi più bassi, l’anno prossimo promette di portare sollievo concreto e duraturo a tantissimi pensionati.

Chi può beneficiare del contributo

Il ritorno della quattordicesima per i pensionati risulta un’opportunità da non sottovalutare, come confermato dall’INPS. Per ottenere questo sostegno, non bastano semplicemente gli anni di servizio, ma occorre soddisfare precisi requisiti. In particolare, è indispensabile aver compiuto 64 anni entro la fine di luglio 2025 e percepire un reddito non superiore a 15.688,40 euro all’anno.

Tale soglia, che corrisponde a due volte il trattamento minimo, apre le porte a un supporto su misura per i redditi medio-bassi. Inoltre, è necessario essere titolari di pensioni pubbliche, rientrando così in un quadro contributivo ufficiale che valorizza la storia lavorativa.

I dettagli sugli importi

Uno degli aspetti più interessanti riguarda gli importi, che variano a seconda della fascia di reddito e della contribuzione maturata. Chi non supera 11.823,90 euro all’anno potrà ricevere tra 437 e 655 euro, offrendo un aiuto sostanzioso a molti anziani. Per i pensionati che si collocano tra 11.823,90 e 15.688,40 euro, è previsto un range da 336 a 504 euro, sempre tenendo conto della differenza tra lavoratori dipendenti e autonomi.

Questa flessibilità negli importi punta a riconoscere situazioni personali diverse, bilanciando i sostegni in modo da evitare troppe disparità di trattamento, grazie anche a una clausola di salvaguardia che assicura un contributo parziale se si supera di poco il limite reddituale.

Modalità e tempistiche di erogazione

Il pagamento è programmato in modo automatico per il mese di luglio, consentendo alla maggior parte dei beneficiari di ricevere il supporto senza dover presentare ulteriore documentazione. Tuttavia, chi compirà 64 anni nella seconda metà del 2025 o percepirà la pensione più avanti vedrà riconosciuto l’importo durante il mese di dicembre.

In caso di mancata erogazione, vi è la possibilità di richiedere una ricostituzione tramite il portale telematico o con l’assistenza di un patronato. Grazie a queste procedure semplificate, si vuole agevolare chiunque rientri nelle fasce di fragilità economica, garantendo a tutti la possibilità di ottenere un sostegno prezioso e calibrato sulle reali esigenze di ogni cittadino.

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