Lavoro Pensioni Fondi pensione, Giorgetti lancia l’allarme: servono regole nuove e più eque

Fondi pensione, Giorgetti lancia l’allarme: servono regole nuove e più eque

Il Ministro Giorgetti propone una riforma della previdenza complementare per rafforzare equità, partecipazione e sostegno all'economia italiana.

4 Luglio 2025 17:00

Nel panorama economico e sociale attuale, la previdenza complementare in Italia si trova di fronte a una sfida cruciale: rinnovarsi per rispondere alle esigenze di un mondo che cambia a ritmo serrato.

Le parole di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, risuonano come un vero e proprio campanello d’allarme, sottolineando come il sistema attuale, ancora ancorato a un impianto normativo del 2005, sia ormai fuori tempo massimo.

È arrivato il momento di mettere mano a una riforma delle pensioni che sappia davvero parlare la lingua del presente, senza più rinvii o mezze misure.

Obiettivi strategici: non solo pensioni, ma leva per la crescita

L’aggiornamento del sistema, nelle intenzioni del Ministero, non è solo una questione di adeguare le pensioni alle nuove aspettative di vita o alle trasformazioni del mercato del lavoro. L’obiettivo è più ambizioso: rafforzare la diffusione dei fondi pensione, promuovere una maggiore equità tra le diverse generazioni e, al tempo stesso, sostenere l’economia reale.

Non è un mistero che, oggi, i tassi di adesione siano ancora ben lontani dagli standard europei, segno che il messaggio della previdenza integrativa fatica a farsi strada tra i lavoratori italiani. Ma qui si gioca una partita fondamentale per il futuro del Paese, dove il risparmio previdenziale può e deve diventare un motore di sviluppo.

Semplificazione e incentivi: la strada verso un sistema più moderno

Tra le direttrici indicate dalla riforma spiccano alcune parole d’ordine che ricorrono come un mantra: semplificare le modalità di adesione, introdurre nuovi incentivi alla contribuzione senza gravare ulteriormente sulle casse pubbliche, e soprattutto stimolare una sana competizione tra i fondi pensione per innalzare la qualità delle performance di investimento.

Non basta più proporre soluzioni sulla carta: serve un cambio di passo concreto, capace di intercettare i bisogni reali dei cittadini e restituire fiducia a chi, oggi, guarda al futuro con più dubbi che certezze.

Rendimenti e investimenti: il potenziale ancora inespresso

Un altro nodo cruciale è quello dei rendimenti. Al momento, i risultati dei fondi sono spesso allineati a quelli del TFR, ma il vero potenziale della previdenza complementare resta in gran parte inesplorato.

Secondo Giancarlo Giorgetti, esiste la possibilità di trasformare il risparmio previdenziale in una risorsa preziosa per finanziare le imprese italiane, innescando così un circolo virtuoso tra tutela del futuro dei lavoratori e crescita economica nazionale. In quest’ottica, la riforma delle pensioni non è solo una questione tecnica, ma un passaggio chiave per ridare slancio e fiducia a un intero sistema, proiettando l’Italia verso una stagione di maggiore stabilità e prosperità.

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