Fisco Tasse e imposte Rottamazione Quinquies, Salvini insiste sui pagamenti più leggeri

Rottamazione Quinquies, Salvini insiste sui pagamenti più leggeri

Scopri la proposta Rottamazione Quinquies: cartelle esattoriali in 120 rate, senza sanzioni né interessi. Analisi su recupero crediti e impatto economico.

9 Settembre 2025 09:30

Da tempo si discute di una formula innovativa che consenta ai contribuenti di sanare i propri debiti fiscali. Ora, la Rottamazione Quinquies si propone come risposta concreta, offrendo a circa dieci milioni di italiani la possibilità di saldare le proprie cartelle esattoriali con un comodo piano di rimborso esteso fino a dieci anni, senza interessi né sanzioni.

L’iniziativa mira a diventare un punto di svolta, poiché agevola i cittadini in difficoltà economica e, al contempo, favorisce il recupero di risorse preziose per migliorare la sostenibilità dei conti pubblici. In questo scenario, le nuove regole sembrano promettere un sostegno reale a chi cerca di regolarizzare la propria posizione fiscale in modo ordinato e sostenibile. La possibilità di dilazionare i pagamenti in 120 rate mensili risulta particolarmente vantaggiosa per quanti temono un obbligo fiscale insostenibile.

Il ruolo del Ministero e l’ampiezza del debito

La disponibilità mostrata dal Ministero dell’Economia è significativa: il ministro Giorgetti e il vice ministro Leo riconoscono la necessità di intervenire con misure tempestive per migliorare la riscossione fiscale.

Attualmente, il cosiddetto “magazzino” dei crediti non riscossi ha raggiunto la cifra considerevole di 1.275 miliardi di euro, una mole che evidenzia l’urgenza di soluzioni strutturali. Nel merito, l’opzione di pagare in 120 rate mensili senza sovrapprezzi appare adatta a ridurre il carico immediato sui cittadini, assicurando però un’efficace gestione del gettito. L’obiettivo finale è incrementare la fiducia nel sistema, fornendo una strategia sostenibile per consolidare le finanze pubbliche e rendere la riscossione più snella. Le coperture finanziare restano tuttavia un tema cruciale, rendendo indispensabile un confronto approfondito in sede politica.

Progressi nella lotta all’evasione e risorse recuperate

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente celebrato un importante traguardo nella lotta all’evasione fiscale, con un recupero di 33,4 miliardi di euro nel 2024. Questo dato supera di 8,2 miliardi i risultati dell’anno precedente, consolidando la percezione di un cambio di passo significativo. Secondo la premier Meloni, la collaborazione attiva tra organismi istituzionali e l’introduzione di misure mirate hanno contribuito a innescare questo progresso.

L’aumento del gettito, infatti, dimostra come strategie ben calibrate possano alleggerire il peso sui contribuenti più deboli e, allo stesso tempo, garantire un afflusso di risorse utili a finanziare interventi di rilievo per il Paese. L’aspetto cruciale rimane dare continuità a tali risultati, rafforzando i meccanismi di controllo e sensibilizzazione.

Coinvolgimento dei privati e prospettive future

Per alleggerire ulteriormente il carico del settore pubblico, si valuta la possibilità di integrare nel processo di riscossione alcuni soggetti privati, specializzati nella gestione dei crediti difficili. Secondo le stime di Amco, esisterebbero fino a 707 miliardi di euro recuperabili attraverso azioni mirate di recupero crediti, una cifra che potrebbe incidere positivamente sui bilanci statali e sulla credibilità internazionale dell’Italia.

L’unione di strategie di rottamazione e di partnership pubblico-privato mira a garantire un miglior equilibrio tra efficienza e sostegno a chi fatica a onorare i propri impegni tributari. Se ben calibrato, tale approccio consentirebbe di risanare progressivamente i conti dello Stato, mantenendo al contempo un’attenzione concreta verso le fragilità economiche diffuse.

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