Fisco Tasse e imposte Rottamazione quater: scadenza 9 dicembre per la decima rata, ecco cosa rischi se la salti

Rottamazione quater: scadenza 9 dicembre per la decima rata, ecco cosa rischi se la salti

La decima rata della rottamazione quater scade il 9 dicembre 2025. Scopri le conseguenze della decadenza e come accedere alla rottamazione quinquies.

1 Dicembre 2025 09:02

Mancano ormai nove giorni per compiere un gesto che potrebbe fare la differenza tra mantenere i vantaggi conquistati e perderli completamente. Il 9 dicembre 2025 rappresenta il momento cruciale entro il quale i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione quater devono versare la decima rata. Non si tratta di una semplice scadenza amministrativa, bensì di un vero e proprio spartiacque tra chi continuerà a beneficiare della definizione agevolata e chi si ritroverà esposto a conseguenze tutt’altro che trascurabili. La Agenzia delle Entrate Riscossione ha concesso una proroga rispetto alla data originaria del 30 novembre, aggiungendo cinque giorni di tolleranza per permettere ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione. Tuttavia, il tempo sta per scadere e ogni giorno che passa riduce ulteriormente lo spazio per rimediare.

Le conseguenze della decadenza: ritorno agli effetti punitivi

Chi non effettua il pagamento entro il termine stabilito si troverà ad affrontare una situazione drammaticamente peggiorata rispetto a quella attuale. Le cartelle esattoriali torneranno a essere gravate da sanzioni e interessi, elementi che la definizione agevolata aveva provveduto a contenere significativamente. L’Agenzia delle Entrate Riscossione potrà riprendere senza alcuna limitazione le azioni esecutive, con tanto di pignoramenti, fermi amministrativi e ipoteche sui beni. In pratica, il contribuente decaduto si ritroverà nella situazione peggiore possibile: dovrà pagare non soltanto quanto dovuto, ma anche tutte le penalità che la definizione agevolata aveva originariamente scontato.

Esiste tuttavia una conseguenza ancora più grave della decadenza: l’impossibilità di accedere alla futura rottamazione quinquies. Secondo le disposizioni contenute nel disegno di legge di bilancio 2026, solamente coloro che sono decaduti dalla quater entro il 30 settembre 2025 potranno sperare di aderire alla prossima sanatoria. Per chi perde i benefici dopo questa data, le strade di recupero si restringono considerevolmente. Una sola apertura rimane sulla scena: il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha segnalato la propria intenzione di estendere l’accesso alla rottamazione quinquies anche ai contribuenti che mantengono la regolarità tributaria attuale, creando così un’ancora di salvezza per chi sa tenersi lontano dai pericoli dell’inadempienza.

Il tempo è risorsa preziosa: nove giorni per decidere

La lezione è semplice ma imperativa: il versamento della decima rata entro il 9 dicembre 2025 rappresenta l’unica strada sicura per preservare i vantaggi della rottamazione quater e mantenere aperta la porta verso future opportunità di regolarizzazione. Rimandare significa giocare d’azzardo con il proprio futuro fiscale.

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