Decreto fiscale 2025: proroga scadenze e altre novità per le Partite IVA
Scopri le misure del decreto fiscale 2025: proroghe per partite IVA, compatibilità IRPEF e rottamazione, rinvio sugar tax e IVA opere d'arte.
Il nuovo decreto fiscale approvato dal governo il 12 giugno 2025 si presenta come una boccata d’ossigeno per professionisti e imprese, offrendo una serie di misure pensate per alleggerire la pressione delle scadenze e semplificare la vita a chi ogni giorno affronta la giungla della burocrazia italiana.
Non si tratta solo di qualche giorno in più per pagare le tasse, ma di un vero e proprio cambio di passo, capace di dare fiato a chi, come le partite IVA, si trova spesso a dover fare i conti con una liquidità che sembra sempre sul punto di svanire.
Più tempo e meno ansia per le scadenze fiscali
Tra le novità più attese, spicca lo slittamento della scadenza per il versamento delle imposte sui redditi: il termine passa dal 30 giugno al 20 luglio 2025, regalando quasi un mese in più per organizzare i pagamenti e respirare un po’.
Una decisione che, soprattutto per chi lavora in proprio o rientra nel regime forfettario, rappresenta un piccolo sollievo in un periodo storicamente segnato da corse contro il tempo e conti che non tornano mai.
In un contesto in cui la parola d’ordine sembra essere “semplificazione”, anche la compatibilità tra la rottamazione cartelle e la riduzione dell’IRPEF segna un passo avanti concreto: finalmente sarà possibile usufruire di entrambe le agevolazioni senza dover scegliere tra una e l’altra, una svolta che in molti aspettavano da tempo.
Rinvio delle nuove imposte: sugar tax e IVA sulle opere d’arte
Non meno importante è il rinvio di due imposte che negli ultimi mesi avevano fatto discutere non poco. La famigerata sugar tax, prevista inizialmente per luglio 2025, vedrà la luce solo a gennaio 2026, lasciando ancora qualche mese di respiro alle aziende del settore.
Stesso destino per l’aumento dell’IVA opere d’arte, il cui incremento è stato posticipato dal 1° settembre 2025 al 1° gennaio 2026. Due rinvii che, oltre a calmare gli animi degli operatori economici, rappresentano una scelta di buon senso in un momento in cui ogni nuova tassa rischia di diventare un ostacolo insormontabile per la ripresa.
Un invito alla pianificazione e al dialogo con i consulenti
Durante la conferenza stampa di presentazione, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha sottolineato con forza come queste misure siano un segnale concreto di attenzione all’economia reale e una risposta alle richieste di semplificazione che arrivano da più parti.
In questo scenario, il consiglio degli esperti non cambia: affidarsi al proprio consulente fiscale diventa ancora più importante per valutare con attenzione l’impatto delle nuove regole sulla propria situazione e per pianificare con lucidità le prossime mosse. Dopotutto, tra scadenze che slittano e opportunità che si moltiplicano, la parola d’ordine resta una sola: non farsi trovare impreparati.
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