Carburanti, prezzi in aumento: i dati del Codacons e quanto pesano le accise

Secondo i dati raccolti dal Codacons, negli ultimi cinque anni, gli automobilisti hanno speso fino a 15 euro in più per un pieno di benzina e oltre 17 euro aggiuntivi per il gasolio. Rispetto a un quinquennio fa, la verde è passata da 1,398 a 1,701 euro al litro, mentre il diesel ha toccato quota 1,631 contro il precedente 1,284.

I dati del Codacons

Il Codacons ha segnalato numerose incongruenze tra il lieve calo del prezzo del petrolio e l’effettivo ritocco al ribasso dei listini nei distributori. Non a caso, secondo l’associazione, il costo dei carburanti ha mostrato una riduzione limitata, pari a circa il 2%, a fronte di una contrazione del 16% per le quotazioni internazionali del barile.

Questa discrepanza, evidenziata in varie sedi istituzionali, ha generato l’apertura di diverse indagini nelle principali Procure, nel tentativo di verificare se i prezzi siano manovrati in modo artificioso a danno dei cittadini. Nel frattempo, permane una crescente attenzione nei confronti della politica fiscale e dei meccanismi di formazione del prezzo alla pompa.

Il peso delle accise

L’incremento delle accise ha giocato un ruolo di primo piano nell’andamento complessivo dei prezzi: dal 2000 al 2025, i rincari registrati su benzina e gasolio rispettivamente hanno segnato un +35% e un +63%. In particolare, la benzina conta accise pari a 0,713 euro al litro, mentre per il gasolio si toccano circa 0,632 euro al litro.

Questa situazione ha spinto l’Italia in vetta alle classifiche europee, collocandola al secondo posto per tassazione sul diesel. L’effetto di un parziale riordino delle imposte avvenuto a maggio 2025 — con un timido taglio per la verde e un aumento di 1,5 centesimi per il diesel —non ha portato i risultati sperati: il rincaro del diesel si è concretizzato, ma la tanto attesa riduzione per la benzina non è stata avvertita dagli automobilisti.